Era là, in quel maledetto sottopasso ferroviario di Porta Garibaldi al gelo in queste notti di freddo intenso. Era un clochard di 53 anni vestito di solitudine e di freddo, egiziano, forse arrivato con molti sogni in testa, con tante delusioni incontrate nel suo vagabondare in una città aliena. E i clochard cadono come birilli senza nome, senza storia. Da tempo succede, soprattutto nei sottopassi. Milano e chi la governa si vergognino.
Riflette Riccardo De Corato (FdI) “Continua la strage dei clochard che preferiscono stare all’addiaccio per le strade di Milano, nonostante le rigide temperature invernali, rispetto ai dormitori predisposti dal Comune dove rischiano rapine e violenze. C’è un enorme e risaputo problema di sicurezza in questi luoghi di accoglienza che va risolto con vigilantes privati o con un servizio della polizia locale. Quanti morti dobbiamo attendere prima che il sindaco Sala si decida a mettere in sicurezza i dormitori? Sala si è chiesto perché queste persone preferiscono dormire per strada al gelo e non trascorrere la notte nei ricoveri? Questa è una strage silenziosa che io andrò avanti a denunciare fino a quando i dormitori verranno messi in sicurezza. L’episodio ci fa capire come questo sia molto urgente e che bisogna assolutamente continuare a sostenere chi ha bisogno di aiuto soprattutto in un periodo come l’attuale, complicato dalla diffusione del Coronavirus. I senzatetto non possono essere abbandonati a se stessi né sottoposti ad angherie nei dormitori”
Bravo De Corato. E’ anche necessaria la guardiania armata 24/24 7/7 nei fabbricati Aler MM. Con licenza di sparare. A salve naturalmente…