La prima sezione penale del Tribunale di Napoli (presidente Pellecchia) ha assolto – con la formula ‘il fatto non sussiste’ – l’ex senatore e cofondatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri, accusato di concorso in peculato in relazione all’appropriazione di 13 volumi trafugati dalla Biblioteca dei Girolamini di Napoli, libri consegnati all’imputato dall’ex direttore della biblioteca Massimo Marino De Caro. Gli inquirenti partenopei avevano chiesto la condanna a sette anni di reclusione per Dell’Utri. (ANSA).
Per la Procura di Napoli la storia dei libri antichi spariti dalla Biblioteca dei Girolamini e approdati nella Biblioteca di Marcello Dell’Utri era ben di più, il punto di approdo di una trama micidiale: Dell’Utri, notoriamente cultore quasi maniacale di libri antichi ed incunaboli, che organizza dietro le quinte la nomina da parte del governo di un suo amico alla guida di una delle raccolte più importanti d’Italia, con il preciso obiettivo di saccheggiarne la biblioteca. Dell’Utri, dicevano i pm, ordina: e il ministro Galan esegue Non era vero niente. (Il Giornale)
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