Milano, prove di ripartenza: la macchina del piano per la scuola inizia il rodaggio

Milano

In città c’è aria di ripresa, in settimana tornerà in classe gradualmente il 50% degli studenti delle superiori. Piano trasporti potenziato e squadre di controllo per orientare i flussi dei passeggeri.

Prove di ripartenza, l’ennesima, per Milano che, come un funambolo, riapre cercando di mantenersi in equilibrio con le dovute cautele onde evitare di scivolare di nuovo nel girone degli stop and go. Il sole irradia la Madonnina in un preludio di primavera che segna un nuovo inizio per le tante attività e soprattutto per gli studenti delle scuole superiori tornati, almeno in parte, tra i banchi di scuola.

Scampoli di normalità si scorgono per le strade del capoluogo lombardo, giovani con lo zaino sulle spalle che riacquistano le vecchie abitudini di levatacce mattiniere e chiacchiere alla fermata dell’autobus, bar che incrementano la quota di cappuccini e brioche – d’asporto, naturalmente – per risvegliare dal letargo i più dormiglioni, mentre negozi e uffici aspettano lo scoccare dei nuovi orari, stabiliti dal “Patto Milano per la scuola” messo a punto dal Comune di Milano insieme alla Prefettura, per poter alzare la saracinesca.

Il rodaggio è appena iniziato, ma già nella prima giornata di prova i segnali sono positivi sebbene non tutti gli istituti scolastici abbiano riaperto in presenza a partire da lunedì. Degli oltre 250 istituti scolastici di Milano e provincia, frequentati da quasi 150 mila studenti, solo un terzo ha riaperto lunedì, gli altri stanno riportando gradualmente in classe il 50% della popolazione scolastica nel corso della settimana.

Il prefetto Renato Saccone, infatti, già sabato aveva diramato una nota consentendo alle scuole di differire l’inizio delle lezioni in modo da potersi organizzare, a fronte dello scarso preavviso relativo al passaggio della Lombardia da zona rossa ad arancione. “Non è una gara – aveva raccomandato Saccone – perché non conta quando si parte, ma è fondamentale che duri”.

In ogni caso il piano è stato messo in pratica, due gli slot di ingressi con il 35% degli studenti che devono entrare in classe alle 8 e il restante 15% alle 9.30. Corse dei mezzi pubblici potenziate, insieme ad un centinaio di navette messe a disposizione da Atm per collegare i 30 istituti scolastici milanesi maggiormente frequentati.

A fianco dei mezzi, anche una squadra numerosa, tra i 400 addetti Atm, vigili e volontari della Protezione civile, per coordinare i flussi di passeggeri sui mezzi di trasporto. Non sono mancati, come previsto, picchi di accessi alle stazioni della metropolitana negli orari di punta, dove si è resa necessaria la chiusura dei tornelli per consentire il rispetto del numero massimo di capienza sui vagoni fissato al 50%. Ma nella prima giornata, spiegano da Atm, la situazione nel complesso è stata regolare su tutta la rete.

Ora bisognerà attendere la prossima settimana, quando tutte le scuole avranno riportato in presenza il 50% degli studenti, per verificare se il sistema messo a punto da Comune e Prefettura sarà in grado di reggere i flussi aumentati senza particolari contraccolpi. Intanto c’è il sole, e gli sguardi finalmente sereni di chi comincia a gustare una ritrovata normalità.

Micol Mulè

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