“Dopo la confusa risposta ricevuta ieri in Consiglio Comunale di Milano dall’Assessore alla Mobilità, Marco Granelli, alle mie domande riguardanti le nuove piste e corsie ciclabili tracciate dalla sua maggioranza per le vie della città, ho chiesto al Ministero dei Trasporti un parere sulla regolarità di questi tracciati”. Così il consigliere comunale di Fdi, Riccardo De Corato, assessore regionale, in merito alla risposta dell’Assessore Granelli sulle ‘corsie ciclabili’ e al parere richiesto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “A fronte di un aumento dell’incidentalità stradale, in particolar modo su questi nuovi percorsi, mi sono rivolto al Ministero per sapere ai sensi di quale regolamento di attuazione del Codice della Strada siano state realizzate le suddette corsie ciclabili, molte delle quali non garantiscono l’adeguata sicurezza per i ciclisti che le percorrono. L’assessore Granelli, nella sua risposta, ha infatti anche aggiunto: “Certamente il decreto prevede anche che debba essere attuato un aggiornamento del regolamento”, prosegue De Corato che aggiunge: “Aggiornamento che, a quanto si legge nella risposta del Ministero ad un quesito posto lo scorso mese da un altro Comune inerente la realizzazione di corsie ciclabili, non è ancora stato fatto. In quella occasione gli uffici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rispondendo a tale quesito, avevano sottolineato la necessità di modificare il Regolamento di Esecuzione e di Attuazione del Codice della Strada scrivendo anche che: “questo Ufficio sta lavorando per la predisposizione dell’aggiornamento del Regolamento previsto, che conterrà, tra l’altro, anche le indicazioni richieste da codesta Amministrazione sulle ‘corsie ciclabili’”. In attesa di un riscontro da parte del Ministero mi domando: se dovessero effettivamente risultare irregolari, quante delle multe annunciate dalla Scavuzzo ed elevate su questi tracciati dovranno essere annullate? Ricordo inoltre che, sempre se dovessero risultare irregolari, queste corsie andranno rifatte e si potrà parlare di “danno erariale”. (mianews)
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