Occorre premettere l’assoluta autoreferenzialità di questa amministrazione, ma soprattutto quella fiducia cieca in un’ideologia che non ammette contraddittorio o visioni diverse dalle proprie. Questa forma mentis permette un’esclusione di opinioni che potrebbero ampliare le decisioni.
Ha preso avvio ieri il percorso consiliare per la formazione di una consulta sulla mobilità attiva, richiesta da alcune associazioni impegnate sul tema (tra cui LegambiciAps, Genitori Antismog, Milano Bicycle Coalition, CvwAsd, Amici per l’aria). “Nel corso degli anni diverse associazioni hanno partecipato a continui tavoli di confronto che l’assessore Marco Granelli ha mandato avanti. Ora queste associazioni chiedono un riconoscimento formale attraverso la formazione di una consulta da istituire ai sensi dell’art. 16 dello Statuto del Comune di Milano”, ha spiegato Carlo Monguzzi (Pd), presidente della Commissione Mobilità, convocata oggi online per dare avvio alla stesura del documento di delibera consiliare istitutiva della consulta. “Vorremmo che la consulta si occupasse di mobilità attiva e quindi secondo noi non dovrebbero rientrare le automobili. Al centro ci dovrebbe essere la salute e il benessere dei cittadini milanesi”, ha detto Marco Mazzei (Milano BycicleCoalition).
Ma che senso ha una consulta sulla mobilità a senso unico, sbrodolando assiomi incontrovertibili tra amici e amici degli amici? Al contrario, secondo Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia, ” vanno invitati anche i rappresentanti dei pendolari e degli utilizzatori dei mezzi pubblici. Ritengo sia fondamentale coinvolgere anche le associazioni dei tassisti, della logistica, l’ACI e scooteristi e motociclisti che sono fruitori della strada al pari di ciclisti e di monopattinisti”. Inoltre De Chirico ha sottolineato che dovrebbero “essere coinvolti i rappresentanti delle disabilità e degli anziani che da utilizzatori della strada e dei marciapiedi subiscono ogni tipo di angheria”.
L’autorevolezza, le capacità da demiurgo a Sala sono state date dal grande EGO di Sala stesso che ieri nella sede di Assolombarda ha detto “La politica deve convincere i cittadini che ha la capacità di guidare una trasformazione. Bisogna confidare in chi mette sul campo un’esperienza, un vissuto convincente per i cittadini. Questo vuol dire avere doti non di linguaggio, ma operative nel guidare la trasformazione”. E sembra di ritornare a una forma di Stato etico dove un Dio, sapendo di essere Dio, comanda e guida il popolo bue.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano
Quindi questi fanno una Consulta che è obbligatorio convocare e da cui farsi eco-orientare, ogni volta che c’è da decidere cose importati sulla mobilità milanese, ma non ci sono i rapprentanti di coloro che utilizzano per lavoro o per diletto i mezzi a motore??? Cioè comandano gli eco talebani maniacociclistici e gli altri non possono dire niente???
Bene bene, siamo in una dittatura è chiaro.