Il ministro Gelmini ha spiegato che “Il sistema a fasce verrà mantenuto. Finora è stato scongiurato un lockdown generalizzato e questo deve essere l’obiettivo principale anche per le prossime settimane e per i prossimi mesi”. Sul rinvio al lunedì dell’entrata in vigore delle ordinanze “questo avevano chiesto le Regioni, e lo avevo condiviso, questo abbiamo ottenuto. Così aiutiamo anche le attività economiche che non perderanno il weekend”. (TG.com)
“In ogni caso – ha ripreso la Gelmini -, per rendere più agevole la programmazione delle attività economiche, le chiusure non entreranno più in vigore di domenica ma di lunedì”. Insomma, un cambio di passo rispetto a Giuseppe Conte. Si pensi al caso delle chiusure stabilite poche ore prima per San Valentino, che cadeva di domenica, chiusure che hanno vanificato migliaia di prenotazioni ai ristoranti e un consistente giro d’affari. Insomma, un colpo di grazia ai ristoratori estenuati. (Libero)
Restrizioni anche a Pasqua
Mentre l’indice Rt dell’Italia si avvia a superare 1 e si attende domani l’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia, il ministro Speranza ha chiarito ieri che le misure non si possono allentare e che il nuovo provvedimento del governo avrà la durata di un mese, dal 6 marzo al 6 aprile. Le restrizioni riguarderanno quindi anche Pasqua e Pasquetta, che quest’anno cadranno di domenica 4 aprile e lunedì 5 aprile. “Non possiamo allentare le misure, non ci sono le condizioni epidemiologiche”, ha detto Speranza a Camera e Senato in una giornata caratterizzata da 16.424 contagi e 318 morti, con un tasso di positività del 4,8%. Le parole di Speranza fanno ipotizzare il mantenimento delle chiusure per cinema, teatri, palestre e piscine, in un quadro caratterizzato da 25 zone rosse distribuite in 5 regioni e dall’introduzione della zona arancione ‘rafforzata’.
(La Voce del Nordest)
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