La settimana scorsa ho scritto di Lapo Elkann. Lapo, che è un amico da sempre, ed è una persona di grande cuore, un’anima bella, aveva fatto un breve intervento, non credeva nemmeno che avrebbe avuto tutto quel richiamo fin dall’articolo (pensava a una telefonata punto lì), poi ripreso da tutti i più importanti quotidiani e siti italiani, da Libero poi al Corriere, a Repubblica, al Tempo a Fanpage.it. In quel mio breve testo diceva che non aveva nessun livore verso Corona che in passato non si era certo comportato bene con lui. Ma questa storia non interessa qui, anche se era un bellissimo gesto. Ma Lapo sa fare anche gesti immensi e vale la pena di sottolinearli in questo momento in cui la pandemia, la crisi, anche economica, la paura, tirano fuori a volte il peggio da noi, e basta leggere le cronache di questi giorni per capirlo. Per questo mi piace sottolineare l’ennesima buona azione di Lapo e della sua fondazione.
Parlo della Fondazione LAPS (Laps sta per Libera Accademia Progetti Sperimentali), organizzazione non-profit fondata e presieduta da Lapo Elkann. La Laps ha reso noto che la campagna di beneficenza “Ourduty” in inglese “è il Nostro dovere” promossa in Italia, Portogallo e Israele a favore delle famiglie rese più fragili dalla crisi economica scaturita dalla pandemia, ha raccolto complessivamente 2 milioni di euro tra cibo e donazioni in denaro ricevute. La campagna è stata realizzata in collaborazione con la FIGC, federazione italiana gioco calcio, e le federazioni calcistiche di Portogallo e Israele e ha coinvolto le Nazionali maggiori maschili e femminili dei tre Paesi. Leggo anche che da inizio pandemia la Fondazione LAPS ha raccolto complessivamente con le due campagne principali – Our Duty e Never Give Up (in inglese non mollare mai) – 3,2 milioni di euro a favore delle famiglie di Italia, Portogallo, Israele e Spagna. Queste notizie si aggiungono anche a quelle di un passato più che recente che riguarda sempre Lapo: ha donato alla Croce Rossa Italiana – Comitato Sicilia e a Plataforma Socio Sanitaria de las Pitiusas di Ibiza due veicoli attrezzati per il trasporto dei disabili, mentre, sempre Lapo Elkann, aveva già fatto una donazione personale di 450 mila euro a favore delle famiglie più fragili. Direte voi: «Grazie tante, lui è il nipote di Gianni Agnelli, facile per lui».
Certo, è vero, ma quanti nipoti illustri sono invece stati con le mani in mano pensando ai loro interessi o alla Ferrarina di papà in garage? Questo spazio lo dedico non tanto a Lapo, ma proprio a chi potrebbe fare e non ha fatto e si potrebbe ispirare a lui. E qui ricordo anche un tweet di questi giorni di Lapo in cui ha ringraziato tutti i donatori, i partner tra cui Esselunga e Missão Continente e le istituzioni benefiche Croce Rossa, Banco Alimentare, Cruz Vermella portoghese e la israeliana Latet. Ma dove vanno tutti questi soldi? Il denaro verrà impiegato per l’acquisto di generi di prima necessità (Lapo ha partecipato anche alla preparazione dei pacchi) che saranno messi a disposizione anche di Croce Rossa e Banco Alimentare in Italia. Concludo con una frase di Lapo: «Donare – anche solo un sorriso – è uno dei gesti più belli che esistono nella vita e la solidarietà è un faro da seguire». Meditate gente, meditate. (fonte Libero)
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