Il commento di Luciano: 30a giornata di serie A

Sport

Buon giorno amici sportivi, siamo ormai alla fase finale di campionato (-8 al termine), con questa giornata che inizia con 3 anticipi del sabato: Spezia-Crotone, Parma-Milan e Udinese-Torino. Nella serie di incontri della domenica, tutte vincenti le prime 7 in classifica, quindi nessuna variazione sulla corsa scudetto, e nemmeno sui piazzamenti Champions ed Europa L.

A condannare il Crotone a una praticamente ormai certa retrocessione non è ancora la matematica, ma una sequenza di 4 partite, le ultime in cui, pur segnando 9 gol, non ha portato a casa un solo punto. Il ko di oggi, contro una diretta concorrente come lo Spezia, è pesantissimo.  E’ ancora riuscito a segnare, ma ne ha incassato sempre uno di più anche oggi, nonostante un primo tempo meglio giocato rispetto allo Spezia, e nonostante un risultato che all’89’ premiava i calabresi con un 2-1 firmato dal 16esimo gol stagionale di SimyMaggiore ed Erlic nel finale hanno infatti scritto la nuova beffa per Cosmi, che incassa un bruciante 2-3 e resta sul fondo della classifica a quota 15 punti.  Spezia che invece può dirsi quasi salvo: il successo li porta a 32 punti, +10 sul terz’ultimo posto del Cagliari che, a S.Siro contro la capolista Inter resiste stoicamente per un’ora abbondante prima di arrendersi con onore.

Il Torino di Nicola espugna il Friuli, batte l’Udinese 1-0 e guadagna tre punti importantissimi per la salvezza, grazie al rigore procurato e segnato da Andrea Belotti.

Prima mezz’ora di gioco noiosetta, i friulani cominciano al meglio ma per il portiere granata Milinkovic-Savic è tutto tranquillo. Dall’altra parte, un bell’inserimento di Rincon su cross di Vojvoda, ma Becao devia alto. L’Udinese risponde con il tiro di Molina e numerose conclusioni di De Paul, infruttuose. La ripresa vede i bianconeri che continuano a spingere, ma è il Toro a passare in vantaggio grazie al rigore procurato e realizzato da Belotti al 61′. I padroni di casa attaccano a testa bassa, ma mai pericolosi. Dopo 5 minuti di recupero l’arbitro mette fine alle ostilità. Continua a macinare punti la squadra di Nicola. Dal suo arrivo il Toro ha cambiato marcia e ora, con questa vittoria, può finalmente guardare al futuro con maggiore tranquillità. Il Torino sale in classifica a 27 punti, a +5 sul Cagliari a parità di partite, e il peggio è alle spalle.

Al Tardini di Parma arriva il Milan, con in testa un solo obiettivo, vincere per salvaguardare la sua classifica al secondo posto e tenere il passo di Atalanta e Juventus che seguono a ruota. L’inseguimento all’Inter pare ormai sempre più chimera, e di certo è di vitale importanza il piazzamento Champions L.

Alle spalle il deludente 1-1 a San Siro contro la Sampdoria, il Milan riparte e vince 3-1 conquistando 3 punti pesantissimi. Primo tempo super dei rossoneri che vanno all’intervallo sul 2-0 grazie ai gol di Rebic e Kessié. Nella ripresa Ibrahimovic si fa espellere per proteste (60′) e gli emiliani prendono coraggio accorciando le distanze con Gagliolo al 66′. Finale thrilling, ma il Milan resiste senza correre grossi rischi e al 94′ sigilla il successo in contropiede con Leao. Grazie a questa vittoria i rossoneri di Pioli consolidano il secondo posto, a prescindere dai risultati di Juventus e Atalanta in campo domenica.

Domenica piovosa, ma a S.Siro piove un solo gol, quello che consente all’Inter di battere il Cagliari e vincere l’undicesima partita consecutiva, compiendo un altro passo verso il tricolore. Ci pensa stavolta non Lukaku Lautaro, ma un esterno arretrato come Darmian che, quando viene chiamato in campo, riesce a dare quasi sempre un buon apporto alla squadra. E’ significativo che a regalare l’ennesima vittoria sia uno dei fedelissimi di Conte, l’artefice del miracolo nerazzurro e l’uomo che si avvia ad interrompere dopo 9 anni l’egemonia in Serie A della Juventus. Pupillo del tecnico salentino, porta all’Inter una delle vittorie più pesanti e difficili della stagione, ottenuta contro un Cagliari coriaceo e che per oltre 75 minuti ha giocato una partita tatticamente perfetta, ed è stato piegato solo da una delle solite azioni letali della squadra nerazzurra, assistita dal neoentrato Hakimi e ricamata dall’onnipresente Lukaku che, anche in una giornata non esaltante, trova un modo per portare a casa i tre punti. L’Inter si riporta a +11 dal Milan, vittorioso a Parma. Con 8 giornate da giocare, ad Handanovic e compagni bastano appena 15 punti per fare festa. E partite e punti strappati in questo modo sono segnali inequivocabili che lo striscione del traguardo è sempre più vicino per Conte e la sua troupe e che, soprattutto, questa squadra merita di cucirsi al petto lo scudetto 2020-21.

A Torino, Juventus vittoriosa (3-1)sul Genoa all’Allianz Stadium. In virtù di questo risultato la squadra di Pirlo sale a quota 62 punti rispondendo alle dirette rivali mentre il Genoa di Ballardini rimane ancorato a punti 32, comunque con ottimo margine di +10 sulla zona calda. Nel primo tempo all’Allianz Stadium i bianconeri sono passati subito in vantaggio al 4′ con Kulusevski, a segno con uno splendido sinistro all’incrocio su assist d’autore di Cuadrado. Al 22′ è arrivato il raddoppio di Morata al termine di un’azione rocambolesca: dopo il palo di Ronaldo, lo spagnolo ha insaccato da pochi passi. Nella ripresa Scamacca ha riaperto la partita con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner battuto da Rovella, poi dopo due occasioni dell’ex Pjaca la Juventus ha chiuso i conti con McKennie, in gol al 70′ sfruttando un movimento difensivo sbagliato del Grifone.

Sampdoria-Napoli,  in scena al Ferraris di Genova, si è concluso col punteggio di 0-2 in favore dei Partenopei. Nonostante la strenua resistenza della difesa blucerchiata, le zampate di Fabian Ruiz e Osimhen su assist di Zielinski e Mertens consegnano i tre punti alla formazione di Gattuso, che ora attenderà il risultato dell’Atalanta per nutrire le proprie ambizioni di Champions. Vittoria convincente che riscatta la prova discontinua sfoggiata contro la Juventus, anche se la Sampdoria recrimina su un gol di Thorsby annullato al VAR: secondo l’interpretazione di Valeri, il centrocampista si è appoggiato su Koulibaly nel momento dello stacco di testa.

La Lazio incamera, all’ultimo respiro, tre punti pesantissimi in ottica qualificazione alla prossima Champions L. Lo fa al termine di una partita tiratissima a Verona, contro i gialloblu di Juric sostituito da Paro per squalifica. 90 (+2) minuti in cui si sono contati un palo di Immobile e un gol annullato a inizio ripresa a Caicedo), ma i biancocelesti passano al 92′ con un colpo di testa vincente di Milinkovic-Savic su palla scodellata da Radu. Al Bentegodi è 0-1. La formazione di Simone Inzaghi (indisponibile per i contagi di Covid-19 all’interno della sua famiglia) sale a 55 punti tenendo il passo del Napoli (quarto a 59) e con la gara contro il Torino ancora da recuperare.

Roma-Bologna, andato in scena allo stadio Olimpico di Roma si è concluso col punteggio di 1-0 grazie alla rete di Borja Mayoral sul finale di primo tempo. Gara equilibrata e poco spettacolare, anche per l’ampio turnover deciso da Fonseca in vista della gara di ritorno di Europa League contro l’Ajax. Emiliani imprecisi negli ultimi 20 metri e con il solito problema offensivo, capitolini che salgono a 54 punti, a cinque lunghezze di distanza dalla zona Champions.

Ultimo match della giornata, a Firenze tra Fiorentina e Atalanta. Partita che ai viola servirebbe vincere per recuperare un po’ di autostima, più che per una classifica che, al momento offre una relativa tranquillità, distante 8 punti dalla terz’ultima a 8 giornate dalla fine. Ma l’Atalanta sembra di tutt’altro parere, la vittoria la insegue per scavalcare il Napoli e piazzarsi nuovamente al 4° posto ad un solo punto dalla Juventus. Intenzioni che al termine del primo tempo sembrano già concretizzate, non solo per il punteggio che deriva dalla doppietta di Zapata (13′ e 40′), ma dalla netta superiorità del gioco proposto. La solita Atalanta, direi, con solidità e schemi collaudati, si muove in sicurezza mettendo a disagio l’avversario anche solo con l’atteggiamento di chi sa cosa vuole, e come ottenerlo.

Chiuso il primo tempo sotto di 2 gol, la viola cerca il riscatto nella ripresa, reagisce e accorcia le distanze al 57′ con Vlahovic che insacca al volo da 5 metri, raccogliendo una sponda di Caceres sottoporta. Rinfrancata, la squadra di Iachini insiste e, complice una leggera frenata dei ritmi atalantini, al 65′ raggiunge addirittura il pareggio:  Kouamè in contropiede fa fuori Djimsiti e appoggia per Vlahovic, ancora lui, che non sbaglia e la viola agguanta il pareggio. Ma la sorte gira dalle parti di Bergamo, appena 2 minuti dopo, con un tocco di mano in area di Quarta Martinez. Rigore, e Ilicic spara in rete un missile che Dragowski riesce solo a sfiorare di piede, non sufficiente ad evitare il nuovo e definitivo vantaggio dei nerazzurri, nonostante i disperati tentativi della viola di riportarsi in parità.

E’ tutto per questa 30a giornata, si riprenderà sabato 17 Aprile con 4 anticipi: Crotone-UdineseSampdoria-VeronaSassuolo-Fiorentina e Cagliari-Parma. 

Arrivederci e buon lunedì!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.