Il commento di Luciano: 32a giornata di serie A

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Buon venerdì amici sportivi, infrasettimanale per capire cosa ancora potrebbe accadere più che altro in coda, anche se in alto c’è da segnalare una leggera flessione dell’Inter che, dopo Napoli, pareggia anche con lo Spezia. Ma sostanzialmente non cambia quasi nulla, visto il clamoroso ko del Milan a S.Siro, che pur restando al secondo posto ha ormai alle calcagna la Juventus, tornata alla vittoria con il Parma, e anche l’Atalanta che dopo la partita pareggiata con la Roma si piazza ad 1 solo punto dal Milan, affiancando la Juventus. Ma vediamo in ordine cronologico la serie A nella giornata n° 32, partendo dal primo anticipo del venerdì:
Tra Verona Fiorentina la spuntano i viola, in una serata in cui il mondo del calcio sta col fiato sospeso in attesa di notizie dei protagonisti della Superlega, la Fiorentina piazza l’allungo forse decisivo per la salvezza. La squadra di Iachini, dopo due sconfitte di fila, espugna il Bentegodi grazie ai gol di Vlahovic (16° in campionato, su rigore) e Caceres. Inutile la rete nel finale di Salcedo.
Mercoledì altri 7 incontri, tra cui spicca su tutti il clamoroso crollo a San Siro del Milan, che perde 2-1 contro il Sassuolo e vede complicarsi la corsa verso la qualificazione alla prossima Champions. In vantaggio grazie a una magia di Calhanoglu al 30′, i rossoneri di Pioli subiscono la rimonta del Sassuolo che si impone grazie alla doppietta di uno scatenato Raspadori, a segno al 76′ e all’83’. Un ko pesantissimo per il Milan che, dopo aver giocato una buona gara per un’ora, crolla nei minuti finali sotto i colpi della squadra allenata da De Zerbi , alla terza vittoria di fila. E oltre alla qualificazione Champions tornata in discussione, anche le residue speranze di rincorsa sull’Inter tornano ad allontanarsi, perdendo nuovamente terreno sui nerazzurri che nonostante il nuovo pareggio riguadagnano un punto, tornando a +10 sui cugini.
Sesta sconfitta consecutiva per il Crotone di Cosmi che ormai attende solo la matematica per la Serie B. A 16 punti dalla salvezza e con 18 ancora in palio, ormai nemmeno un miracolo può salvare i calabresi. Il Crotone infatti si arrende anche stasera dopo una partita, peraltro assai meno brillante delle ultime uscite. Basta un’onesta Sampdoria, a ritmi bassi e senza nulla da chiedere, per vincere di misura allo Scida. A deciderla è un gol di Quagliarella, su erroraccio di Luperto in uscita, Gabbiadini gli ruba palla e poi pennella un pallone perfetto per Quagliarella, che in area piccola non può proprio sbagliare. Samp serena a centro classifica, Crotone che potrebbe essere matematicamente in B già dalla prossima.
La Juventus riparte. Bergamo è alle spalle, il secondo posto del Milan più vicino dopo il ko rossonero col Sassuolo. La formazione di Pirlo fa il suo, battendo per 3-1 un Parma quasi condannato alla Serie B. Ma con più fatica di quanto potrebbe suggerire il risultato: a passare in vantaggio sono gli ospiti, con una maligna punizione di Brugman, prima che Alex Sandro (doppietta) e De Ligt ristabiliscano le gerarchie. Primo tempo difficoltoso per la Juve, che si fa sorprendere da un Parma brioso e ben messo in campo. Ma poi i bianconeri si risvegliano, trovando la rete del pareggio, quella della rimonta e infine quella che chiude il risultato. In attesa dell’Atalanta, impegnata domani a Roma contro i giallorossi, Cristiano Ronaldo e compagni sono momentaneamente terzi a -1 dal Milan. Mentre per il Parma, lontanissimo dal quart’ultimo posto, è probabilmente finita. E non da oggi.
 
Udinese-Cagliari, alla Dacia Arena, si è concluso col punteggio di 0-1 in favore dei sardi. Un match dalla doppia faccia: il primo tempo si è disputato su ritmi blandi; le uniche due emozioni arrivano dalla sponda sarda, con un palo di Pavoletti e un gol annullato a Joao Pedro. In avvio di ripresa, è sempre il n. 10 brasiliano che insacca dal dischetto, dopo il tocco di braccio di Molina. Sul finale, i friulani sfiorano il pareggio con la traversa di Nestorovski. Una vittoria cruciale per la squadra di Semplici, che complici le frenate di Torino e Benevento, si ritrova a -3 dalla salvezza.
A Marassi la sfida salvezza tra Genoa e Benevento finisce 2-2, succede tutto nei primi 21 minuti di partita: apre le danze Viola dal dischetto, dopo il rigore concesso ai sanniti per un’ingenuità di Radovanovic in area in marcatura su Lapadula. La reazione del Genoa, però, è immediata, con il pareggio che arriva all’11esimo con Pandev, bravo a sfruttare l’errore in disimpegno difensivo di Barba. Nemmeno il tempo di esultare che il Benevento rimette la testa avanti con Lapadula, bravissimo nell’inventarsi il gol del nuovo vantaggio ospite entrando in area, eludendo la marcatura della difesa del Genoa e liberando un sinistro potente che non lascia scampo a Perin. A riportare il match di nuovo in parità, ancora nel giro di pochi minuti, è di nuovo Goran Pandev, che con un sinistro ad incrociare trova il gol numero 100 in carriera in Serie A alla 150esima presenza con la maglia del Genoa. Da qui i ritmi si abbassano minuto dopo minuto, con le due squadre costrette quindi ad accontentarsi di un punto a testa. Piccolo passo in avanti verso la salvezza o occasione sprecata?
Il Torino prosegue la striscia di risultati utili in chiave salvezza, ma rimangono solo tre i punti che dividono i granata dal Cagliari terzultimo. Al Dall’Ara il Bologna passa in vantaggio grazie al solito Musa Barrow. Nella ripresa un super-gol di Mandragora ristabilisce la definitiva parità. La squadra di Mihajlovic naviga ormai in acque sicure a quota 38.
L’Inter si porta a +10 dal Milan ma torna da La Spezia con l’amaro in bocca. Dopo la sconfitta dei rossoneri con il Sassuolo, gli uomini di Conte escono dal Picco sospesi tra la rabbia per l’occasione sprecata e la consapevolezza di aver compiuto un altro passo verso lo scudetto: 1-1 contro lo Spezia, che ora si trova con cinque punti di vantaggio sul Cagliari, terzultimo. Apre Farias, con la complicità di Handanovic, e pareggia Perisic, nel finale di primo tempo. Nella ripresa i nerazzurri spingono a testa bassa, Lukaku si divora il gol a tu per tu con Provedel e Lautaro viene fermato dal palo. Ma soprattutto i due bomber vanno a segno a ridosso del novantesimo ma con entrambe le azioni viziate dal fuorigioco. Conte non sarà contento, ma lo scudetto è sempre più vicino. L’Atalanta a -9 e al secondo posto, solo con una vittoria all’Olimpico contro la Roma, che però non avviene…
…. e non avviene perché Roma-Atalanta, infatti, si è concluso col punteggio di 1-1 al termine di una bella partita, combattuta sull’intero arco dei 90’+5. Dopo una prima buona partenza dei giallorossi, vicini al gol al 14’con Pellegrini, il cui destro viene parato da Gollini, è l’Atalanta a prendere campo e salire in cattedra con Malinowski che in gran ripartenza serve Ilicic. Bordata che Pau Lopez respinge a fatica, è il 22′. Ma i nerazzurri vanno in vantaggio pochi minuti più tardi, al 26′, con Malinowski che su servizio di Gosens insacca di prepotenza sotto la traversa. Il pareggio giallorosso arriva con un gran tiro di Cristante nella ripresa, al 75′, ma dopo che i bergamaschi hanno sprecato più volte il raddoppio. Con Romero, ma soprattutto con Muriel che su cross ottimo di Zapata, tutto solo sul secondo palo, calcia potente ma fuori. Dopo l’espulsione di Gosens al 68′ (doppio giallo), gli uomini di hanno sofferto fino al pari capitolino. Roma che rimane settima, Atalanta che aggancia la Juventus al terzo posto, ad un punto dal Milan secondo.
Ultimo big match della giornata, a Napoli tra gli azzurri di Gattuso e la Lazio di Inzaghi, che soffre per tutto il primo tempo e finisce sotto di 2 gol  (Insigne, rigore, e Politano).
Discusso il rigore concesso al Napoli: angolo per gli azzurri, Manolas va per colpire di testa ma Milinkovic alza il piede e colpisce il greco sulla testa. Contropiede per la Lazio, Lazzari viene abbattuto da Hysaj davanti a Reina. Ma Di Bello va a rivedere il primo episodio e dà rigore per il Napoli!
​Ma ad inizio ripresa va anche peggio per la Lazio, che al 52′ subisce il terzo gol napoletano, ancora con Insigne, che al 65′ diventa addirittura quaterna con un gran gol al volo di Mertens, appena dentro l’area. La Lazio si scuote e, con uno scatto d’orgoglio, al 70′ accorcia le distanze con un altro bel gol, autore Immobile. Passano 4 minuti, e la distanza si riduce ancora, con una perfetta punizione dai 20 metri di Milnkovic Savic, che si insacca quasi all’incrocio. Ma la sagra dei gol non finisce qui, il Napoli non si ferma ancora e torna a pungere velenosamente la Lazio con Osihmen, che al 79′ fa secco ancora Reina con una bordata da appena dentro l’area, 5-2! E con tale punteggio finisce la partita, una disfatta per la Lazio che vede allontanarsi la zona Europa L., scavalcata al quinto posto proprio dal Napoli che si piazza
a 2 punti dalla Juventus.
E’ tutto, arrivederci alla 33a con gli anticipi di sabato 24, Genoa-Spezia, Parma-Crotone e Sassuolo- Sampdoria.

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