La Stazione Garibaldi o, per meglio dire, la zona limitrofa, sembra essere una calamita per tanti clochard e luogo di decessi, apparentemente senza storia, senza giustificazioni. Già a gennaio, i corpi senza vita di due uomini erano stati trovati nei pressi della stazione. In entrambi i casi le vittime erano due senza fissa dimora che avevano cercato riparo sotto i cavalcavia o in altri anfratti riparati. A gennaio, con temperature decisamente più rigide di quelle attuali, si è pensato al freddo, alla rigidità del clima ma anche il 13 maggio un ragazzo di 25 anni è stato trovato morto in via Giuseppe Ferrari, nei pressi della stazione ferroviaria di Milano Garibaldi. Li accomuna la solitudine, l’indifferenza di una comunità complessa, e l’assenza di un’amministrazione insensibile. E quella ricerca di un luogo che ispiri riparo, che illuda quasi fosse un nido…e quali pensieri, quali sogni in una vita spezzata da una povertà estrema? Quante parole sprecate per teorizzare, per prefigurare..senza realizzare. E si muore a 25 anni, senza un perché.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano