A Milano è tutto un “vippare” con disinvoltura tra un negozio e l’altro, naturalmente in centro, alla ricerca di un ristorante rigorosamente aperto. I Vip com quell’andare a zonzo, descrivono i giornali, fanno rinascere la città e, insomma, sono da ringraziare: un vippare di vita. E Sala, il Vip dei Vip ha deciso, in campagna elettorale, che vippare un po’ era consono alla strategia di marketing che si è prefissato. Con un intelligente elenco Libero notifica “In cinque anni non lo si era mai visto in giro per la città così spesso, il sindaco Giuseppe Sala. Addirittura, tutti i giorni (escluso il lunedì) nella settimana che si è appena conclusa. Martedì era alla Triennale per la presentazione del restyling di piazzale Loreto; mercoledì alla cerimonia per il Centenario dell’Opera Cardinal Ferrari; giovedì all’inaugurazione del restyling della Loggia dei Mercanti; venerdì all’inaugurazione del nuovo Centro sportivo Giuriati; e poi alla riapertura della biblioteca rionale di Baggio dopo i lavori di riqualificazione della nuova sala polifunzionale.”
La bella stagione che si apre deve sembrare un invito a vippare, la frenesia di mostrarsi e presenziare, uno spot produttivo, ma, non vorrei ripetermi, dove sta il Sindaco con l’esondazione del Seveso, quando gli incidenti sulle ciclabili dimostrano la loro inadeguatezza, perché non ha parole e atti per i meno fortunati? Ha ignorato volutamente fatti, accadimenti che hanno ferito Milano e ora “vippare” diventa lo sport per rendersi popolare e ispiratore di rinascita? Ma di quale Milano?
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano