“ACI #rispettiamoci” al Giro d’Italia 2021 per la sicurezza stradale

Lombardia

Obiettivo: far prendere coscienza sulla mobilità responsabile e sui comportamenti quotidiani di automobilisti, ciclisti, pedoni e utenti di micro-mobilitàNel 2019, anno focus, nella provincia di Milano, 13.607 incidenti stradali con 106 morti e 1.646 ciclisti coinvolti nel 9% dei sinistri totali. Peggiore il quadro per i 2.153 pedoni investiti nell’11,8% di incidenti con lesioni. 

 I numeri degli incidenti stradali non si fermano mai e invitano a riflettere sulla sicurezza delle nostre strade, in particolare a tutela dei ciclisti, dei pedoni, e della micro-mobilità in costante crescita.  ACI è nuovamente protagonista al Giro d’Italia 2021 proseguendo la campagna di sensibilizzazione ACI #rispettiamoci, lanciata nel 2019 per ribadire l’importanza di comportamenti sempre corretti alla guida, soprattutto quando l’automobilista incontra chi pedala o cammina.   

La campagna è un tassello importante per riflettere sui numeri, incoraggiando progetti e iniziative di prevenzione. Il dato 2020 relativo all’incidentalità non è statisticamente significativo a causa delle stringenti limitazioni per il Covid-19, ma il 2019 evidenzia come un decesso su due appartenga alla categoria dei cosiddetti utenti vulnerabili. In particolare, si è registrato un forte aumento tra le vittime dei ciclisti (+15,5%) rispetto al 2018, dentro e fuori le aree urbane. I pur parziali dati in elaborazione del 2020 confermano tale tendenza, nonostante la consistente riduzione della mobilità e dell’incidentalità complessiva.

Nel 2019 cresce in Italia la vendita delle biciclette (+7% che si raddoppia nel 2020) e ne aumenta l’utilizzo (+25%) anche per spostamenti casa-ufficio, ma il trend sale conseguentemente anche per gli incidenti stradali che coinvolgono le bici (+3,3%). Fonte: ACI – Istat Nella provincia di Milano, in particolare, nel 2019 si sono registrati 13.607 incidenti stradali con lesioni, di cui 102 mortali. Di questi, 1.646 sono stati con una bicicletta: il 9% dei sinistri complessivi. La maggior parte si è verificata sui rettilinei (802) e nelle intersezioni segnalate (264), provocando 12 morti e 1.634 ciclisti feriti. Peggiore lo scenario se si considerano i pedoni: 2.153 sono stati investiti nell’11,8% degli incidenti totali. La maggior parte si è verificata su rettilinei (917) e nelle intersezioni segnalate (383), provocando 26 vittime e 2.127 pedoni feriti. Fonte: ACI – Istat Nello specifico, nel Comune di Senago, sede della partenza della diciannovesima tappa del Giro d’Italia, nel 2019 sono stati registrati 42 incidenti stradali che hanno provocato 56 feriti. Fonte: ACI – Istat  La campagna ACI #rispettiamoci vuol essere un richiamo alla responsabilità, per un atteggiamento di rispetto di tutti verso tutti, perché tutti insieme affrontiamo la strada nelle diverse modalità, come autisti, come ciclisti, come pedoni. Un richiamo positivo, non impositivo, all’educazione stradale, al rispetto e all’attenzione all’altro, quale primo elemento per la riduzione di vittime e feriti. Al contempo ACI si augura un sempre maggiore intervento delle Amministrazioni al fine di sviluppare progetti e infrastrutture in grado di accompagnare la nuova mobilità sostenibile in piena sicurezza. 

ESEMPIO DI BEST PRACTICE

Il comune di Senago nella programmazione dello sviluppo territoriale ha previsto la realizzazione di una rete di percorsi ciclo pedonali urbani con l’obiettivo di incrementare la mobilità dolce finalizzato e garantire la sicurezza degli utenti più deboli della strada. Un esempio è il percorso realizzato lungo l’alzaia del canale Villoresi inserito nell’area naturalistica del Parco delle Groane. Attualmente la rete ciclabile si sviluppa per circa 9 Km in ambito urbano e 2,5 Km in ambito extraurbano. Tra i progetti attuati o in corso di ultimazione, vi sono diversi interventi di manutenzione e abbattimento delle barriere architettoniche per il miglioramento della sicurezza stradale di via Don Marzorati con la realizzazione di percorso ciclo pedonale a doppio senso e Interventi di mobilità dolce in viale Risorgimento e via XXIV Maggio. Il presidente dell’Automobile Club Milano, Geronimo La Russa, dichiara: ““La tappa finale del Giro d’Italia approda sul nostro territorio alla vigilia del 118.mo compleanno di Automobile Club Milano che venne fondato il 3 giugno 1903, quando nel capoluogo lombardo le vetture circolanti erano solo 194. Durante questi anni la nostra associazione con un impegno quotidiano è diventata interprete della domanda di mobilità, che può essere disciplinata solo con l’uso razionale e complementare dei vari mezzi di trasporto. Quello percorso da ACI e da Automobile Club Milano è un cammino che va oltre i confini dell’associazione e che entra a far parte, con aspetti rilevanti, della storia del nostro Paese. AC Milano contribuì, infatti, a elaborare la prima legislazione in materia di traffico. È quindi nel nostro Dna promuovere il rispetto verso gli utenti più vulnerabili con cui condividere, responsabilmente, la strada. Cosa che facciamo con particolare piacere anche quest’anno, grazie al Giro d’Italia, con la campagna #rispettiamoci” 

Anche quest’anno l’ACI coinvolge i media nella diffusione dei dati sull’incidentalità nei territori che ospitano partenze e arrivi delle tappe del Giro d’Italia, al fine di aumentare il grado di informazione e di consapevolezza di automobilisti, ciclisti e pedoni chiamati a condividere responsabilmente la strada. La campagna di sensibilizzazione prevede anche la messa in onda di uno spot su Rai 2, la diffusione di tutorial per la sicurezza e di testimonianze raccolte tappa dopo tappa da personaggi del mondo delle due ruote, postate sul portale ufficiale del Giro (https://www.giroditalia.it/) che ospita l’area #rispettiamoci dedicata alla sicurezza stradale a cura di ACI. Al contempo, il messaggio è amplificato sui canali web (http://www.aci.it/) e social di ACI. Attraverso il Giro d’Italia, la campagna ACI #rispettiamoci coinvolgerà milioni di spettatori e appassionati, contribuendo a far crescere la cultura della mobilità responsabile e una conseguente rivalutazione dei comportamenti quotidiani sulla strada.

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