DIALETTO MILANESE: 10 tra le parole più belle

Milano

Che lingua fantastica è il dialetto milanese. Queste sono 10 tra le sue parole più belle.

#1 Barlafus

Parola metà germanica e metà latina, definiva un utensile di poca utilità. Definisce uno che parla tanto ma che dice tante… stronzate.

#2 Cadrega

O Cadreghino. La sedia, come simbolo di un posto gerarchicamente importante, fonte quindi di prestigio, termine usato in modo dispregiativo per i politici. Attaccati a…

#3 Scighera

Tipica di Milano, è l’atmosfera che si vive stando nella nebia.

#4 Rebelot

Gran casino, grossa confusione, un pasticcio, non ti riesci a districare.

#5 Schiscetta

Pranzo al sacco, anche detto schiscia, infesta di cattivi odori gli uffici di Milano.

#6 Barabitt

I “piccoli Barabba“, sono i ragazzi difficili.

#7 Bagai

Ragazzo, Ue bagai, m’hai ciamà sul pùsse bel di articiocc.

#8 Baracca

Modo bellissimo e autoironico per definire l’azienda.

#9 Trumbé

L’idraulico. Non è stupendo?

#10 Dané

La quintessenza del milanese.

MILANO CITTA’ STATO

(foto di Andrea Cherchi dal sito Semplicemente Milano)

9 thoughts on “DIALETTO MILANESE: 10 tra le parole più belle

  1. I barabitt erano i minori ospitati da Padri Barnabiti . ..
    Era fondamentalmente un collegio correttivo ed educativo

  2. Bagai
    Ue bagai, m’hai ciamà sul pùsse bel di articiocc (??)

    Bagai non è milanese; ragazzo si dice fiulét / fioeu
    Inoltre: m’hai ciamà ??! Si direbbe Te m’è ciamàa e articioc è il carciofo (cosa vorrebbe dire la frase??)

    Ultimo: nebbia si scrive con due B !!

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