Gli invisibili non fanno notizia, trascinano i propri stracci nei luoghi degradati, nei luoghi di “commercio”, per dormire con un minimo di protezione, per ricevere il necessario per un pezzo di pane. Anche questa è Milano, quella che si infittisce di rassegnazione e non vede via d’uscita. Sì, in questa “accoglienza” aperta il cancro dei figli della strada non fa distinzioni di etnia e di colore della pelle, ma aumenta a dismisura la popolazione che è rifiutata ed emarginata.
Dove sono i Vigili di quartiere promessi per intercettare i disagi virulenti nelle zone? Scrive al Corriere un lettore la sua “scoperta”: “Segnalo la situazione di degrado che si trova all’interno dello Scalo Farini: spazio di prossima riqualificazione ma in cui è presente anche un’area altamente degradata, terra di nessuno, in prossimità dei binari di esercizio dove passano treni ogni giorno. Lì vivono accampate persone dignitose, molte di origine cinese, che hanno perso il lavoro, vivono in condizioni disagiate, senza acqua e luce, in mezzo ai rifiuti: hanno bisogno di assistenza e di cure mediche, vaccinazione compresa. Nella nostra città convivono sia eccellenze in svariati settori dell’economia, dell’arte e della cultura ma anche sacche di povertà e di invisibili che, come nella canzone di Jannacci «el purtava i scarp de tennis el parlava de par lu…», che sfuggono ai censimenti comunali e non si sognano di avvicinarsi ai dormitori. Persone che preferiscono quegli «alberghi» con tutte le costellazioni davanti agli occhi e sopra la testa. Ho provato a chiedere cosa si può fare e a segnalare la situazione a fondazioni, centri di ascolto e assistenza, così come a contattare consiglieri comunali e municipali ma non ho avuto risposte, soprattutto sullo specifico problema della vaccinazione di questi invisibili, che comunque si muovono nella città alla ricerca di cibo e lavoro e anzi un operatore mi ha risposto di portarli lì dove loro vaccinano, come se fosse facile contattarli. capisco che siamo ancora in emergenza ma mi preoccupa il fatto che non si riesca a intervenire poiché queste persone sono qui da diverso tempo. A volte ho l’impressione che si preferisca non vedere, e allora mi resta la vostra rubrica”
Già, nota bene lo scrivente, oggi è anche urgente risolvere il problema delle vaccinazioni. E dovrebbe essere stato predisposto un piano dal Comune per intercettarli e soccorrerli, là dove stanno completamente ignorati. Caro Sala non parlare di giustizia sociale solo per sentito dire.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano