Sala con benevolenza ha benedetto il tentativo di un listone unico che tenga insieme il mondo riformista da Alleanza Civica, a Italia Viva, a Per Italia con l’Europa, a Lavoriamo per Milano, al Centro democratico, a Base Italia. “So che ci stanno lavorando e credo che debbano decidere abbastanza in fretta, non sono contrario ad una lista unica poi come sempre i voti bisogna pesarli e immagino che tra di loro ci sia una discussione per capire in che modo ognuno appaia e con quali candidati” ha dichiarato.
“Che importa se i loro programmi cozzano tra loro, se la coesistenza con i Centri sociali può diventare un problema, se le visioni per la ripresa sociale sono difformi, tanto sono tutti voti per me” forse pensa Sala. Ma c’è quella definizione riformista liberale che non può essere la somma di numeri. Anche la lista autonoma dei riformisti socialisti rivendica uno spazio riformista con una storia di sindaci esemplari, ma non sostenendo Sala.
Scalpelli (ex socialista, ex assessore allo Sport con Albertini) nella “coerenza” del suo pensiero, si fa ora portavoce dei 650 firmatari che propongono la lista unitaria. Ed il livello dei “pensatori” che già pensano alla moltiplicazione dei voti è indubbiamente di spessore intellettuale, gente che è abituata al comando, che organizza la manovalanza: Sala può essere soddisfatto.
Ed è stravagante che la vita, il quotidiano, non appaia tra i pensatori riformisti, ma pulsi di esigenze e di riforme, quelle vere, necessarie, sacrosante. Non vanno ai tavoli per pochi eletti, gli aventi titolo dei molti comitati di opposizione, ma questa è soprattutto la società civile. Senz’altro ad esempio l’associazione Parco Sempione, il Comitato dei Navigli, il Comitato Sant’Agostino, quello di via Melzo e via Lambro, il Comitato del Lazzaretto e ancora il Comitato piazza Archinto: tutti contro la gestione amministrativa di un sindaco che mai li ha ascoltati. Ma ne esistono tanti altri che non sono ingabbiati in liste di comodo
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano