Quando si va a studiare all’università e in una città che non si conosce, si inizia un percorso di indipendenza fatto di gioie e di dolori. La lontananza da casa può pesare, ma viene compensata dalla nascita di nuove amicizie e dalle prime esperienze frutto del proprio impegno. Eppure, come anticipato, ci sono alcuni ostacoli che devono essere affrontati nel modo giusto.
La casa perfetta per un fuorisede
Per prima cosa, è fondamentale scegliere una casa che sia vicina alla propria università di riferimento. Generalmente si tratta di unità abitative con un affitto superiore, ma si ha in cambio la possibilità di spostarsi agilmente, senza rischiare di fare tardi o di perdere ore intere viaggiando.
In secondo luogo, anche se potrebbe sembrare scontato, non bisogna mai selezionare una casa con affitto in nero: sia per le possibili conseguenze legali, sia per evitare di restare senza un tetto dall’oggi al domani. Naturalmente bisogna e bisognerà sempre fare i conti con la presenza dei coinquilini, a meno di non avere il budget necessario per prendere un appartamento tutto per sé.
Purtroppo gli altri inquilini della casa si possono conoscere solo vivendoli, dato che in questo caso la prima impressione non rivela molto di ciò che sarà.
Una volta entrati in casa, però, bisogna imporsi sin da subito per quanto concerne il rispetto delle regole, anche se si è gli ultimi arrivati.
Si parla ad esempio della condivisione delle spese, oltre ovviamente al rispetto degli spazi in comune, come la cucina e il bagno (pulizia, ordine, eccetera).
Per gli studenti fuori sede che devono traslocare in una casa in cui il precedente inquilino intestatario ha chiuso il contratto di fornitura, c’è un’opzione: è infatti possibile leggere alcuni approfondimenti utili in ambito energetico, come quello sul subentro luce di Vivienergia, che spiega quali sono i documenti e le informazioni necessarie per rimettere in funzione il contatore in casa.
Infine, mai firmare un contratto d’affitto senza aver prima preso visione di ogni riga o postilla, per evitare di commettere errori.
Altre informazioni utili per lo studente fuori sede
È bene sottolineare la presenza di un bando per l’accesso ai Collegi universitari di merito e per il rimborso dell’affitto per studenti universitari fuori sede, disponibile per le famiglie con un ISEE non superiore ai 15 mila euro. In secondo luogo, conviene prepararsi per studiare le possibili tipologie più comuni di inquilini.
Al primo posto c’è il classico giovane che non ne vuole sapere di studiare, che sente di essere in vacanza e che si comporta anche in casa come tale. A seguire, ci sono il maniaco delle pulizie e quello che invece non riesce proprio a muoversi senza sporcare ovunque. Infine, ecco l’inquilino che parla sempre a voce alta e quello che pensa che la spesa sia di tutti.
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