Ognuno ha la sua storia, dove collocare vittorie e sconfitte, speranze e delusioni, con la magia di una vita vissuta con passione, senza arrendersi, consapevole che la propria storia ha un valore per sé e per chi si incontra nel suo “Viaggio”. Sì, Federica Pellegrini definisce un viaggio il lungo e glorioso tratto di strada oggi concluso per sua volontà, che l’ha vista trionfare, piangere ridere, giocare con l’acqua diventata l’amica preferita. E’ felice, senza rimpianti, ha dato tutta se stessa in modo incondizionato ed è questo l’insegnamento umano che ci regala, perché ciascuno lo applichi nel “viaggio” che disegna la propria storia personale.
Un mito: la più grande di sempre, tra le più longeve nuotatrici del pianeta, la più veloce del mondo sui 200 stile libero, la protagonista di epici e memorabili trionfi, la collezionista di medaglie (ben 180, 129 di esse d’oro dalle Olimpiadi ai Campionati italiani) e trionfi: per tutto questo è la “Divina del nuoto”. Federica Pellegrini, la storia del nuoto azzurro che proprio lei ha proiettato in una dimensione ‘cosmica’, la storia di una fuoriclasse dentro e fuori la vasca, la storia di tanti record, la storia di un carosello di allenatori, amori (Luca Marin e Filippo Magnini) e contratti di sponsorizzazione.
Mai nessun’altra nuotatrice al mondo è stata capace di centrare ben cinque finali olimpiche consecutive nella stessa specialità, i 200 stile libero, gara che l’ha vista oro a cinque cerchi 13 anni fa sempre in Asia, ma a Pechino in Cina, e la vede ancora detentrice del record mondiale con 1’52″98, stabilito il 29 luglio di dodici anni fa nelle acque amiche dello Stadio del Nuoto di Roma nella gara iridata. Grazie Federica
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano