Sala vuole obbligarci a usare l’auto elettrica ma le colonnine sono in grave ritardo

Fabrizio c'è Milano
La storia è sempre la stessa: i grandi propositi ambientalisti di Sala si traducono subito in divieti per i milanesi, ma quando si tratta di fare qualcosa in positivo, che agevoli il cittadino a inquinare meno, il Comune si muove come una lumaca.
Prendiamo il caso della transizione verso la mobilità elettrica, che un po’ troppo sbrigativamente viene indicata dai verdi e persino dalla UE come soluzione al problema.
Ammesso che sia così, Milano non è riuscita a far molto ed è in grave ritardo. Se nel trasporto pubblico i bus elettrici sono solo il 10% della flotta, per quanto riguarda le colonnine di alimentazione siamo ancora più indietro: ce ne sono 580 e negli ultimi 5 anni ne sono state realizzate 200. Con questi ritmi di adeguamento della rete, che succederebbe se i milanesi si convertissero effettivamente all’elettrico come ossessivamente richiesto dal Comune? Rimarrebbero fermi con le batterie scariche! E ricordiamo l’autogol delle flotte car sharing che il Comune ha scelto a benzina  e diesel.
Altro capitolo quello degli incentivi erogati dal Comune. In 2 anni sono stati stanziati 8,5 milioni che hanno partorito un microscopico risultato: 500 bici elettriche, 200 scooter elettrici, 200 auto ibride e 100 auto elettriche.
A questi ritmi è pura chimera sognare, come fanno Sala e Granelli, il divieto di circolazione alle auto tradizionali nel 2030.
Rimane poi insoluto il problema della rete elettrica milanese che già adesso va in blackout quando piove o fa troppo caldo, figuriamoci se aumentassero i consumi per alimentare auto e mezzi pubblici.
Dunque care anime belle della sinistra green milanese, se proprio volete obbligarci alla mobilità elettrica, senza attendere le auto a idrogeno che inquineranno, quelle si,  veramente meno, almeno organizzate bene la transizione. E non alla carlona come avete sempre fatto in questi lunghissimi 10 anni di governo.

1 thought on “Sala vuole obbligarci a usare l’auto elettrica ma le colonnine sono in grave ritardo

  1. Con l’auto elettrica non si risolve il problema e poi non è così sostenibile, a causa dello smaltimento delle pile esauste. Ritengo che la soluzione migliore per l’autotrazione sia l’alimentazione ad idrogeno. L’auto a idrogeno utilizza le fuel cells (celle a combustibile) che utilizzano la tecnologia dell’ elettrolisi (anodo e catodo) per generare energia, ma questa PILA, non immagazzina l’energia, come nel caso della batteria, ma la produce; c’è un ingresso di idrogeno (h) e un’uscita di energia elettrica e potenza di autotrazione. Inoltre il residuo non inquina perché è semplicemente vapore acqueo.

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