Vergogna. Vergognosa interpretazione e strumentalizzazione a fini elettorali delle parole di Bernardo sull’antifascismo. Sala e la sinistra e liste tutte pronte a fare a pezzi, demonizzare, risuscitare una visione astorica, acritica che esiste perché a loro serve, è opportuna. Le parole di chiarimento di Bernardo non si arrampicano su contrapposizioni immaginate ma sul buon senso di chi è nella realtà antifascista. Dice “Il mio antifascismo è nei fatti, non nelle etichette: nessuno mi può accusare di essere fascista. Il concetto era semplice e chiaro, bastava ascoltare e riportare con onestà quanto ho detto. Mio nonno, uomo alto 1.98, siciliano, deceduto per infarto, si spogliò della divisa di granatiere e fece il partigiano a Bologna. Mi onoro della lunghissima amicizia con la comunità ebraica milanese. Questi sono i fatti. Altro, invece – ha aggiunto -, sono le accuse create ad arte (sotto l’ombrellone in riva al mare) e alimentate dalla macchina social. Da medico e uomo della società civile sono abituato ad affrontare i colpi bassi che la vita riserva, ma non ero preparato a bugie, falsità e polemiche architettate per raccattare un voto in più”.
“La credibilità e la validità della nostra proposta amministrativa – ha aggiunto – evidentemente creano disagio nei nostri competitori. Noi andiamo avanti con slancio e fiducia, con proposte concrete, nella campagna elettorale per la Milano post-Covid”.
Sala sentenzia Sono convinto in modo assoluto che chi non ha il coraggio di dichiararsi antifascista non sia degno di guidare la nostra città, Medaglia d’oro della Resistenza.
Certi valori non sono mode, sono il frutto del sacrificio di nostri concittadini per garantire la democrazia contro ogni forma di dittatura. Di cui godiamo anche oggi”.
Una pietra tombale, secondo Sala
Io, Nene; sono convinta che chi ha fallito il suo mandato e non ha il coraggio di ammettere gli errori, chi ha ignorato i cittadini troppo spesso, chi non ha mai espresso umanità e partecipazione, chi parla con slogan futuribili di promesse, chi non ha visto per molto tempo una città ferita, non è degno di riproporsi per fare il Sindaco
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano
Il professor Luca Bernardo è sicuramente un liberale. Ricordiamo a Sala che i liberali hanno fatto parte della resistenza contro il Nazifascismo. Ma oggi i veri fascisti sono quattro gatti, esistono comunque ancora i comunisti, si nascondono in partiti ove appare nel logo del simbolo la parola democrazia. Più corretti sono coloro che lo dicono chiaramente come ad esempio il Partito Comunista di Rizzo.
Apprezzo da sempre i suoi articoli, chiari, lucidi, equilibrati. Mai una parola di troppo, complimenti davvero. Ero sul punto di scrivere anch’io un pezzo per commentare questo attacco strumentale di Sala contro Bernardo. Se questo è l’inizio saremo pronte a replicare ancora!
Il nonno sarà stato un partigiano bianco, arrivando dall’esercito, quindi per la sinistra non conta.
Come sempre cittadini di serie A ….
ben detto