Una donna con il burqa trafitta su una croce: è l’opera di arte pubblica “Le donne afgane ringraziano” apparsa intorno a mezzogiorno in piazza Castello, in pieno centro di Milano. A firmarla, l’artista Cristina Donati Meyer, che non ha chiesto permessi perché “l’arte deve essere libera e anarchica”.
“Al momento l’opera, che è una visione plastica di ciò che sta succedendo, è ancora lì – racconta l’artista milanese – perché pesa oltre 100 chili: la croce è di legno massiccio e la base in ferro, ci vorrà un po’ a toglierla. Intanto mentre la installavo ho sentito i commenti dei passanti, tutti colpiti dall’installazione, che sta facendo il suo dovere”. “Stati Uniti e Europa – commenta l’artista – avrebbero potuto pianificare un ritiro graduale e ordinato, portando prima in salvo le persone esposte a sicura vendetta talebana. Invece si è scelto di scappare, lasciando agli estremisti armi ed equipaggiamenti, oltre ad un mare di vittime, soprattutto donne e bambine, da falciare liberamente”. (ANSA).
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