La querelle sugli spazi pubblicitari insufficienti posta dal Centrodestra è nota, ma anche gli altri sfidanti protestano per i ritardi del Comune nell’allestimento dei tabelloni per i manifesti elettorali. A Milano però è proibito dissentire dall’operato di Sala che da Re assoluto dichiara – “Questo enorme spiegamento di forze che i miei avversari stanno adoperando da giorni per una polemica inesistente, invece che per parlare di programmi e di contenuti, non faccia onore prima di tutto ai tanti elettori di centrodestra, che meriterebbero tutt’altro tipo di rappresentanti” Altro insulto…Vorrebbe decidere anche i rappresentanti avversari? Non li ritiene degni di competere e non all’altezza del suo Verbo? Sarebbe a dire che nel centrodestra sono candidate delle persone di serie B? E’ la dimostrazione di un complesso di superiorità che ha tutti i limiti della presunzione.
Sicuramente Sala può fruire di un murales celebrativo come spot a eterna memoria, imponente, inneggiante, su un muro pubblico che diremmo imbrattato se il soggetto non fosse proprio il Sindaco, seduto sulla poltrona rossa e con i calzini arcobaleno. Per dire che i gay gli hanno fatto un regalino, per convincere con un gigantesco manifesto tutti i gay di Milano. Il graffito di Tvboy è stato ripreso in un video e postato sull’Instagram del primo cittadino, con cuoricini al seguito. Così l’autocelebrazione che profumo ha?
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano