Vergogna e ancora vergogna. Sapevamo che la sensibilità di Dsla è a quota zero, ma sfrattare un’associazione che si occupa dei meno abbienti anche in un anno terribile come il 2020, a Quarto Oggiaro fa rimanere basiti.
Racconta Radio Lombardia “Il Comune di Milano sfratto Spazio Baluardo, associazione giovanile attiva nella zona di Quarto Oggiaro con numerosi progetti tra i quali il sostegno alimentare a decine di famiglie. Lo comunica la stessa associazione con un post sui social. “Siamo ufficialmente sotto sfratto! Mercoledì 15 settembre è stata notificata all’Associazione Unisono-Spazio Baluardo la procedura di scioglimento del contratto di locazione da parte dell’Area Giovani del Comune di Milano, che apre la procedura di sfratto di Spazio Baluardo dell’associazione di promozione sociale giovanile che lo gestisce da 16 anni.I motivi di questa procedura sono da ricercare nella decisione del nostro Ente di non pagare l’affitto dello spazio nel 2020, dopo che dall’autunno del 2019 sono stati aperti da noi vari canali di dialogo con l’amministrazione in merito alla condizione delle associazioni giovanili di questa città. Chi ha seguito, attraverso i nostri canali, la genesi di questo conflitto con l’Amministrazione ben ricorderà il video dove consegnavamo una lettera al Sindaco Beppe Sala in occasione del fuori salone a Quarto Oggiaro il 10 aprile 2019. Lettera alla quale non è stata data nessuna risposta. Nell’autunno del 2019 chiediamo con forza un incontro con il vicesindaco Anna Scavuzzo e il Responsabile del nostro settore Fabrizio Chirico per metterli al corrente della grave situazione in cui verte Spazio Baluardo, del tutto privato di fondi per l’attività continuativa e con ben 25 mila euro di lavori di ristrutturazione a carico del Comune e mai eseguiti. La pandemia ha colpito anche la nostra associazione, che ha dovuto come tanti chiudere e rinunciare alle proprie attività, organizzate con fatica per la totale assenza di fondi pubblici dedicati. Proprio all’interno di un anno devastante, dal punto di vista economico e sanitario, i nostri volontari hanno saputo costruire una progettualità di sostegno alle famiglie del quartiere in collaborazione con EMERGENCY e le Brigate Volontarie per l’Emergenza. Il 4 marzo 2020 viene fondata la Brigata Mario Vargas – Quarto Oggiaro, che da quel momento si è occupata di distribuire pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà di Quarto Oggiaro. Da allora la Brigata non ha mai smesso di sostenere più che può il proprio territorio con i pacchi alimentari (oltre 5.000 pacchi), includendo nel suo organico 5 adulti del territorio in Messa alla Prova e Affidamento da parte della UEPE Milano (l’organo che si occupa dei lavori di pubblica utilità dei detenuti), oltre 20 volontari giovani del
quartiere e 3 disabili in carico ai servizi sociali.
Dall’inaugurazione del murales di via Palizzi nel luglio 2020 abbiamo rimarcato la nostra presenza nel territorio con lo spirito che ci ha sempre accompagnato in questi anni: il sostegno e la promozione della Comunità di prossimità e del protagonismo Giovanile. Di tutte queste belle iniziative, svolte in un periodo difficile e di restrizioni, se ne sono accorti i media nazionali e locali oltre che tutta la comunità di Quarto Oggiaro. Tutti tranne l’Amministrazione, che ha continuato ad ignorare la nostra presenza in una periferia della città come Quarto. Dal 2019 ad oggi, gli unici fondi che siamo riusciti ad ottenere dall’amministrazione, sono stati talmente pochi da non coprire i costi di gestione di un anno, figuriamoci ad investirli per il sostegno ai giovani del quartiere. Ad agosto 2021 abbiamo ricevuto un sollecito di pagamento dell’affitto del 2020, con specificato che correvamo il rischio di una procedura di scioglimento del contratto di locazione. A quella mail abbiamo risposto rendendoci nuovamente disponibili per un incontro e una mediazione. Anche questa mail non ha ricevuto nessuna risposta. Arriviamo quindi a mercoledì 15 settembre, con la comunicazione dell’inizio di procedura di sfratto e recupero coatto degli affitti non corrisposti. Decidiamo di chiamare il nostro responsabile comunale Fabrizio Chirico, che oltre il suo lavoro di burocrate non ha cercato di trovare nessuna soluzione per un’Ente che risponde al settore e lavora con capacità e qualità dal 2005. Decidiamo quindi di rivolgerci al vicesindaco Anna Scavuzzo per organizzare un incontro il 18 settembre, a fronte del fatto che era prevista una sua visita in quartiere proprio quel giorno. Il vicesindaco conferma la sua disponibilità ma non si presenta all’incontro. Ora ci chiediamo: a questo punto cosa dovremmo fare per ottenere ascolto e visibilità da parte di una amministrazione che, in questa campagna elettorale, promuove il tema delle periferie e dei giovani? Come possiamo gestire la distribuzione alimentare per 60 famiglie a settimana, se non potremo più avere una sede? Che ne sarà dei 6 detenuti, in carico a Spazio Baluardo con lavori socialmente utili, che rischiano di vedersi sospendere la procedura di Messa alla Prova, con il rischio di tornare ai domiciliari o in carcere? Che ne sarà di un luogo d’aggregazione per giovani delle periferie, totalmente gratuito e gestito da reale volontariato di quartiere, che è stato tra i promotori del riscatto socio-culturale di Quarto Oggiaro per 16 anni? A meno di quindici giorni dalle Elezioni Amministrative di Milano, dove le parole chiavi sono quartieri, giovani e periferie, Spazio Baluardo continua a far valere i suoi diritti senza avere dall’Amministrazione nessuna considerazione né importanza.
Nessun giovane sarà sfrattato da Spazio Baluardo”.
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