Verso il tutto esaurito il nuovo Barbiere diretto da Riccardo Chailly

Cultura e spettacolo
L’attesissimo nuovo allestimento presenta una coppia di protagonisti giovani e irresistibili

Si avvia verso un prevedibile tutto esaurito (sia pure ancora a capienza ridotta) la nuova produzione de Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini che va in scena per sei rappresentazioni dal 30 settembre al 15 ottobre con la direzione del Maestro Riccardo Chailly e il debutto alla Scala del regista Leo Muscato che si avvale di scene di Federica Parolini e costumi di Silvia Aymonino. L’opera è presentata nell’edizione critica di Alberto Zedda del 2014. Si tratta della prima nuova produzione con il pubblico in sala dall’inizio della pandemia.  La nuova produzione è illuminata da un cast di artisti giovani ma già in grande carriera, irresistibili per energia, comicità e freschezza. Figaro è Mattia Olivieri, voce nobile, fraseggio elegante e qualità da autentico showman in palcoscenico, già amatissimo dal pubblico scaligero in una ricca galleria di personaggi da Belcore nell’Elisir con Fabio Luisi al Dottor Malatesta nel Don Pasquale diretto da Chailly, Mercutio in Roméo et Juliette diretto da Lorenzo Viotti e Prosdocimo del Turco in Italia con Diego Fasolis; Rosina è Cecilia Molinari, che si è fatta strada dopo gli studi di strumento (flauto) e la laurea in Medicina, formandosi a Pesaro con Alberto Zedda: oggi una voce italiana straordinaria per timbro, fraseggio, precisione e scioltezza nella coloratura. Marco Filippo Romano, altra voce italiana giovane ma già autorevole, è Bartolo, mentre il sempre calibratissimo ed elegante Maxim Mironov e l’infallibile Antonino Siragusa, già applauditi in questi giorni nell’Italiana in Algeri, si alternano nella parte del Conte d’Almaviva, particolarmente valorizzata dall’esecuzione integrale della partitura, e Mirco Palazzi è Basilio.  Il legame tra Riccardo Chailly e la musica di Rossini è antico e profondo ed è entrato nella storia dell’interpretazione. Basti pensare all’incisione da giovanissimo di Guglielmo Tell con Mirella Freni e Luciano Pavarotti, a quelle dello stesso Barbiere con l’Orchestra scaligera e Marilyn Horne, del Turco in Italia con i complessi bolognesi e Cecilia Bartoli, dell’integrale delle Cantate con Juan Diego Flórez, ancora la Bartoli e la Filarmonica scaligera, delle Rarità con l’Orchestra Verdi, dello Stabat Mater con il Concertgebouw; e alla Scala al Turco in Italia con la regia di Cobelli e Mariella Devia, al Barbiere con la regia di Arias e Sonia Ganassi e Juan Diego Flórez e alla recente Gazza ladra con Gabriele Salvatores. Per questo la decisione di presentare un nuovo Barbiere di Siviglia è un passaggio importante, anche perché l’ultima nuova produzione è quella di Alfredo Arias del 1999, già diretta dal Maestro Chailly, mentre l’ultima apparizione del titolo è del 2015 in una ripresa della storica produzione di Ponnelle con le forze musicali dell’Accademia dirette da Massimo Zanetti. Lo spettacolo è firmato da Leo Muscato, regista intelligente e poetico, Premio Abbiati per tre spettacoli del 2012: La bohème a Macerata, La fuga in maschera di Spontini (coproduzione del Festival Pergolesi Spontini di Jesi e del Teatro di San Carlo di Napoli) e Nabucco (coproduzione del Teatro Lirico di Cagliari e di quello di Sassari). Alla ricca attività nella prosa, che gli è valsa nel 2007 il Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici Teatrali, dal 2009 Muscato ha affiancato la regia d’opera, debuttando al Teatro Ponchielli di Cremona con La voix humaine di Cocteau/Poulenc e Pagliacci di Leoncavallo. Il Barbiere fa parte di un trittico buffo rossiniano che ha aperto l’attività del Teatro dopo la pausa estiva. Lo scorso 10 settembre L’italiana in Algeri è andata in scena con la bacchetta di Ottavio Dantone nello storico allestimento di Ponnelle, mentre dal 13 ottobre Diego Fasolis torna a dirigere Il turco in Italia con Erwin Schrott e Rosa Feola, nell’allestimento di Roberto Andò che fu interrotto dalla pandemia dopo la prima il 22 febbraio 2020. Recite:30 settembre; 2 e 5, 9, 11, 15 ottobre 2021. Giovedì 30 settembre l’opera sarà trasmessa in diretta da Rai Radio Tre.

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