“La scorsa volta avevamo fatto una lista di sinistra raccogliendo tutto ciò che non era Pd. Questa volta ci siamo divisi e una parte è andata con Milano Unita a sostegno del sindaco da subito. Il risultato è stato che nessuno dei due partiti ha eletto un consigliere comunale”. Così Basilio Rizzo, consigliere comunale uscente di Milano in Comune, uno dei ‘veterani’ di Palazzo Marino che ha deciso di non ricandidarsi più per continuare l’impegno politico ‘da fuori’, ha commentato il risultato delle elezioni comunali, interpellato da Mianews, con la sinistra che non ottiene nemmeno un consigliere comunale. La lista Milano in Comune non ha superato infatti la soglia di sbarramento (3%) per eleggere un consigliere, così come è successo a tutte le liste ‘a sinistra’ del Pd. “Non voglio togliere nulla alla straordinaria vittoria del sindaco”, prosegue Rizzo, “ma va anche posto l’accento su una questione: se si va in giro per la città e si beccano quattro persone a caso, tre di loro non hanno votato Sala. Va detto e sottolineato che non è stato il cento per cento degli elettori a riporre in Sala la propria fiducia. Tre quarti dei milanesi non hanno votato per lui”. “Certo c’è anche un problema di rappresentanza: la soglia di sbarramento non ha permesso a noi di entrare a Palazzo Marino, come non lo ha permesso ai Cinque Stelle”, ha affermato l’ex consigliere comunale. “La mia amarezza”, spiega ancora Rizzo, “è che la povertà è aumentata, lo sviluppo della città non ha fatto i conti con le disuguaglianze sociali e i cittadini non hanno avuto la speranza che quelli come noi potessero aiutarli a migliorare la propria vita. Di fronte alla situazione attuale i cittadini hanno scelto di porre la fiducia in chi li ha governati finora. I milanesi che hanno nostalgia del turismo, del Salone del Mobile, dei grandi eventi, hanno pensato fosse giusto affidare al sindaco il raggiungimento di questo obiettivo”. Cosa accadrà ora che ‘più a sinistra’ non ci sarà nessuno? “Chi governa dovrà farsi carico del prezioso lavoro di chi si propone alle elezioni per stare solo all’opposizione. Mancherà qualcuno che legga tutti i documenti, il ‘vigile’ che accetta di stare sempre all’opposizione, che stimoli la maggioranza a governare meglio che può. L’opposizione serve a questo: a permettere che le cose vadano avanti meglio per tutti”, ha concluso Rizzo. Nessun pentimento però per Basilio Rizzo, sicuro, anche ex post, della scelta di non scendere in campo:”Continuerò a lavorare da fuori. Certo, dovrò trovare un consigliere comunale che mi procuri i documenti…”.
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