SEGNI New Generations Festival XVI EDIZIONE MANTOVA da sabato 23 ottobre a lunedì 1 novembre 2021

Cultura e spettacolo

Torna moltiplicato, ibrido e diffuso, SEGNI New Generations Festival, evento culturale e internazionale di teatro, arte e spettacolo, dedicato a spettatori dai 18 mesi ai 18 anni, giunto alla sedicesima edizione. Organizzato dall’associazione Segni di infanzia, promosso e sostenuto da Comune di Mantova, MiC – Ministero della Cultura, Dutch Performing Arts, Reale Ambasciata di Norvegia e l’Institut francais/Ambasciata di Francia in Italia e Fondazione Nuovi Mecenati, Fondazione Comunità Mantovana e Fondazione Bam, con l’alto patrocinio di Comitato Unicef Italia, in collaborazione con l’Ufficio a Milano del Parlamento Europeo, e sponsor come Tea, Farmo, Global Informatica, Bper, Levoni, ma anche grazie al progetto Venti20 cofinanziato da Fondazione Cariplo, che in partnership con Teatro all’improvviso, prevede residenze artistiche e spettacoli su tutto il territorio mantovano fino alla fine dell’anno, contribuendo alla ripartenza delle relazioni culturali.  Ampliando confini disciplinari e geografici – dopo una curiosa e innovativa anteprima dal 21 al 25 giugno all’Isola del Giglio (GR) e dopo Segni d’Estate dal 26 giugno al 17 luglio a Mantova per vivere il festival in una dimensione “vacanziera” ed estiva e favorire così l’incontro dal vivo e all’aperto – la sedicesima edizione di SEGNI continua  nella sua Mantova e nel consueto periodo autunnale, da sabato 23 ottobre a lunedì 1 novembre 2021.  Oltre 200 appuntamenti, dal vivo e online, tra spettacoli – molti in prima nazionale – incontri e focus con operatori e artisti internazionali e ancora spunti didattici, laboratori tematici e proposte di formazione e approfondimento visibili anche online sulla piattaforma  digitale del festival, segninonda.org, creata nel 2020 e completamente gratuita grazie al sostegno di enti pubblici, mecenati e sponsor per raggiungere il pubblico senza escludere nessuno, senza limiti di spazio, di tempo e di risorse economiche. Animale simbolo di questa edizione 2021 è un futurista e coloratissimo camaleonte disegnato da Arturo Brachetti, maestro del trasformismo internazionale, considerato un mito nel mondo del teatro e della visual performing art che si è mimetizzato nell’animale totemico regalandogli il suo inconfondibile ciuffo. Simbolo per eccellenza di evoluzione, il camaleonte, è capace di cambiare colore per comunicare al mondo le proprie emozione e nel suo agire mimetizzandosi invita alla sensibilità per l’ambiente senza alterarlo, nel rispetto di equilibri ed ecosistemi. 

Ad aprire il festival sabato 23 ottobre alle ore 19 nel Chiostro del Museo Diocesano sarà, grazie al contributo del Gruppo Tea,  La brigade de dèpollution della compagnia francese Les Sanglés, straordinario e fascinoso spettacolo “aereo – ambientale” –  programmato in collaborazione con La Francia in Scena, stagione artistica dell’Institut françaisItalia / Ambasciata di Francia in Italia e con il sostegno della Fondazione Nuovi Mecenati – in cui un furgoncino si trasforma in circo ambulante per le rocambolesche ricerche ambientali di una squadra di acrobati intenti a contrastare l’inquinamento atmosferico. Altro spettacolo acrobatico sarà  On the road della compagnia ArteMakìa (domenica 24 ore 16.30 al Teatro Ariston) in cui il racconto del viaggio come ricerca di sé intreccia discipline circensi e azione teatrale.  Altro spettacolo per tutti è Hamelin (da 6 anni in su), coproduzione di Factory Compagnia Transadriatica e Fondazione Sipario Toscana, ideazione e regia di Tonio De Nitto con la drammaturgia di Riccardo Spagnulo, presentato in anteprima nazionale, che sperimenta un’inedita fruizione della narrazione in cuffia e offre un’esperienza immersiva e coinvolgente ripercorrendo la storia del noto pifferaio, tra fiaba e realtà (Sala delle Capriate, 23 e 24 ottobre) Tra le esperienze speciali c’è poi TxC – Teatro per corrispondenza, un insolito spettacolo nato in pandemia che, in diretta audio, gli ascoltatori sono invitati a mettere in scena, creato dall’artista marchigiano Simone Guerro. Per partecipare si può ordinare entro il 20 ottobre un kit di teatro da tavolo (spedito via posta o ritirato in biglietteria al costo di 30 euro) con tre fiabe da ascoltare collegandosi in diretta su segninonda.org nella data e nell’orario stabilito (24 e 27 ottobre e 1 novembre su segninonda.org). Tra i nuovi contenuti della piattaforma anche format innovativi e interattivi, tra il digitale e il dal vivo, realizzati in partenariato con l’Ecomuseo della risaia, dei fiumi e del paesaggio rurale mantovano grazie al contributo di SCENA UNITA per i lavoratori della musica e dello spettacolo, Fondo privato gestito da Fondazione Cesvi in collaborazione con La Musica Che Gira e Music Innovation Hub : una caccia al tesoro digitale, a puntate, e spettacoli in streaming dai luoghi dell’Ecomuseo, alla  scoperta  di storie e patrimonio e tanto altro. Interviste ad artisti ed esperti, spettacoli dal mondo, podcast e tutorial per solleticare la creatività. Segni in Onda è un mondo tutto da esplorare!  

Ma tornando alla programmazione dal vivo, per i più piccini (dai 18 mesi) si segnala Boucle d’o (Sala Oberdan, 25 e 26 ottobre) un piccolo poema visivo e musicale di Compagnie du Porte-Voix e Compagnie A Tous Vents, in cui attraverso il simbolo dell’acqua e del cerchio, due artisti raccontano il ciclo della vita, la costruzione dell’identità che passa attraverso il proprio riflesso e il rapporto con l’altro, per ricordarci di mantenere il legame con la natura e trovare un linguaggio universale che ci metta in connessione. Altro spettacolo ispirato all’acqua, elemento che ci riporta alle origini e alla vita è H2Ops! (dai 3 ai 10 anni) della Compagnia Consorzio Balsamico, in cui creando animazioni di suoni, luce e materie, Giada Borgatti e Silvia Cristofori riproducono un susseguirsi di immagini evocative e mutevoli che a partire da un punto blu, generano fiumi, mari e poi oceani, si fanno montagne, piante e animali, uomo, per poi balzare nell’universo (Sala delle Capriate, dal 28 al 30 ottobre) Si inventano storie sempre nuovo con Corpo lib(e)ro – produzione di Campsirago Residenza, Teatro Instabile, Ismascareddas viaggio esplorativo da fare genitore/bambino, in cui relazionare il corpo con l’oggetto libro e la materia che lo compone, dalla carta ai colori, stimolando azioni, reazioni e sensazioni (Sala delle Capriate, dal 28 ottobre al 1 novembre)  E ancora Yellow (Spazio Studio Sant’Orsola , 25 e 26 ottobre) della compagnia Mime Wave (Paesi Bassi) che conduce gli spettatori in un mondo dove tutto è giallo: il colore del sole e della felicità. Tre interpreti – attraverso il mimo e la musica dal vivo – trasformano una città gialla in uno spazio di gioco fino a quando improvvisamente appare un colore inedito: il blu. Una storia magica per raccontare quanto possiamo essere diversi ma complementari. 

Dai 3 anni c’è da non perdere Un Pianoforte, un cane, una pulce e una bambina,  divertente giostra musicale ispirata alle composizioni pianistiche di Melanie Hélène Bonis e tratto dall’omonimo albo illustrato edito da Carthusia Edizioni, presente al festival grazie a Bper Banca, in cui melodie, sagome e giochi di equilibrio scandiscono il racconto (Biblioteca Baratta, 27 ottobre).  Si parla di musica anche in Cenerentola, Rossini all’opera (dai 6 anni) di Fondazione TRG, percorso di avvicinamento alla musica tramite il confronto tra forme musicali classiche e forme narrative teatrali (Teatro Ariston, 26 ottobre)  Si parla di bullismo e di un’età in cui si innescano ancora troppo spesso dinamiche in grado di emarginare e schernire in Esterina Centovestiti di Compagnia Burambò, storia di un’alunna di quinta elementare che, pur indossando sempre lo stesso grembiule stropicciato e i soliti pantaloni, racconta di avere ben cento vestiti nell’armadio (Teatro Ariston, 31 ottobre).  Esilarante e fantascientifico (adatto dai 5 anni) è Area 52, prodotto da  La Compagnia della settimana dopo, ideazione ed interpretazione di Emanuela Belmonte, in cui passando attraverso alieni giocattolo e navicelle spaziali di carta stagnola, gli spettatori seguono una scienziata  e le sue sofisticatissime apparecchiature NASA alla ricerca di messaggi da popoli extraterresti  (Loggia del Grano, sabato 23 ottobre). E ancora si parla di donne scienziato del nostro tempo in Supernove (dai 14 anni) progetto di GommalaccaTeatro, Premio Wiki Teatro Libero – Wikimedia Italia, ispirato alle nove donne programmatrici del mondo Open Source di Linux, tra le tante supernove capaci di “esplodere” in tutta la loro luminosità e talento. La compagnia terrà anche un laboratorio di creazione multimediale per Supernove (Spazio Broletto, 28 ottobre), che permetterà ai ragazzi di acquisire abilità relazionali e competenze trasversali, tra cui l’utilizzo di strumenti tecnologici (video live stream, app per smartphone e software dedicati), e li coinvolgerà attraverso esercizi creativi nella performance stessa.  

In prima nazionale debutta a SEGNI, Real Women would run in rainproof (dagli 8 anni) dell’autore e regista olandese Jetse Batelaan, vincitore del Leone d’argento alla Biennale di Venezia 2019, surreale spettacolo di teatro musicale che esplora le armonie mutevoli dei rapporti umani e vuole essere anche una dichiarazione su ciò che ogni donna veramente vorrebbe: un po’ di tempo per sé stessa (Sala delle Capriate, 26 e 27 ottobre)  E ancora, al festival va in scena la produzione di Carrozzeria Orfeo in collaborazione con il collettivo Le Canaglie,  Dog Days (dagli 11 anni). Illustrazioni e animazioni in diretta di Federico Bassi e Giacomo Trivellini e la musica elettronica di Massimiliano Setti – storia di tre galeotti in fuga con le maschere dalle sembianze di dobermann. Animazione digitale, stop motion, video game, cartoni animati vintage si fondono e contaminano per raccontare le avventure delle Canaglie in chiavi diverse, ma (quasi) sempre ironiche (Loggia del Grano, 29 ottobre). Da non perdere Invincibili (dagli 11 anni) della Compagnia La Pulce, radiocronaca appassionata e appassionante che ripercorre le storie di atleti che hanno vinto senza arrivare primi, battendosi per un ideale e spingendosi così oltre la sfida sportiva, contro ogni discriminazione (da Ottavio Bottecchia, campione al Tour de France negli anni venti, poco considerato in Italia per le sue idee politiche a Katherine Switzer che corse la maratona di Boston, allora vietata alle donne, passando per l’odissea della nuotatrice siriana Yusra Mardini, costretta a fuggire affrontando il Mar Egeo (Loggia del Grano, 24 e 25 ottobre).  

Si parla di fragilità in Untlod (dai 14 anni) di Unterwasser, in cui personaggi e scene sono artigianali miniature che, per mezzo di un gioco di luci e ombre, prendono vita in un flusso di immagini e cambi di prospettiva. Storie narrate per fotogrammi “analogici” che danno la sensazione di trovarsi di fronte a un cortometraggio in stile Hitchcock: dallo spazio quotidiano si passa a quello dell’inconscio fatto di paure e blocchi per raccontare di come sia importante superarli, anche con l’aiuto dell’altro, piuttosto che chiudersi in se stessi (Spazio Studio Sant’Orsola, 27 e 28 ottobre)  Tanti anche quest’anno i laboratori: da Giochi d’Ombre, incontri sull’ombra e sul teatro d’ombre a cura di Nicoletta Garioni (Teatro Gioco Vita), destinato ad insegnanti ed educatori delle scuole primarie e dell’infanzia, per fornire strumenti, percorsi e tecniche al fine di utilizzare l’ombra come strumento ludico e didattico in grado di accompagnare e stimolare la crescita del bambino (Spazio Gradaro dal 25 al 29 ottobre) a Dance for Children da un’idea di Compagnia De Stilte – presente al festival grazie al Dutch Performing Arts come tutti gli spettacoli in programma dall’Olanda – condotto da Femke Somerwil (Paesi Bassi), laboratorio giocoso realizzato con il nell’ambito del progetto E se diventi farfalla sostenuto da Impresa Con i Bambini per sperimentare come nasce una danza e cosa accade quando il coreografo crea con i ballerini.  (Spazio Studio Sant’Orsola, 28 ottobre) Tra gli appuntamenti del festival non potevano mancare Gli spunti(ni) critici coordinati da Stratagemmi – Prospettive Teatrali e Dolce ad Arte, laboratorio di pasticceria gluten free condotto da Gianfranco Allari, con il contributo di Farmo, (dai 6 ai 10 anni, La Cucina Ristorante, 30 e 31 ottobre), al quale si può partecipare anche dalla cucina di casa, richiedendo il kit di prodotti messi a disposizione da Farmo e collegandosi su segninonda.org Ogni giorno un tema diverso e diversi mezzi per raccontarlo – fotografia, scrittura, lavoro grafico danza/corpo, musica – in Teen Lab_Ok_Boomer  di Compagnie 22 (dai 14 ai 18 anni) –  programmato in collaborazione con La Francia in Scena, stagione artistica dell’Institut français Italia / Ambasciata di Francia in Italia e con il sostegno della Fondazione Nuovi Mecenati – in cui gli artisti raccolgono esperienze, testimonianze dei ragazzi per trovare uno sguardo nuovo con cui affrontare le sfide del futuro (dal 25 al 29 ottobre)  

All’animale simbolo è legato il concorso del festival – Colora (e racconta) il Camaleonte – dedicato a scuole e famiglie che quest’anno si rinnova: non è più solo atelier di creazione di arti visive, ma anche di produzione di materiale audio. Oltre alla possibilità di raccontare lo spirito del camaleonte e con esso se stessi, attraverso un disegno o un racconto, si aggiunge un nuovo e potente mezzo di comunicazione, il podcast. In palio per le famiglie, un soggiorno all’Isola del Giglio con escursione in barca offerto da Maregiglio, e per le classi, uno spettacolo di SEGNI a scuola insieme a una selezione di libri sul tema ambientale.    Il festival SEGNI propone anche una serie di eventi di networking e di formazione realizzati in collaborazione con enti di settore qualificati. Con La Baracca – Testoni Ragazzi di Bologna il festival ospita un percorso di formazione e confronto – Vasi Comunicanti – sui temi della trans-generazionalità delle proposte artistiche con HUB di operatori, dal vivo e online, e webinar; Perfoming + in tour – l’esperienza del progetto triennale di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Piemonte dal Vivo, in collaborazione con Osservatorio Culturale del Piemonte – arriva a SEGNI con due talk e due workshop per rafforzare le competenze degli enti professionali no profit, in ottica di sviluppo sostenibile; per la stimolare la capacità di dialogo con la scena internazionale ci sono invece gli appuntamenti nell’ambito del progetto Chain Reaction, finanziato per il secondo anno dal MiC con il bando Boarding Pass Plus, di cui SEGNI è leader partner insieme a 6 festival italiani.        

Prenotazioni e acquisto biglietti su vivaticket.com o presso la biglietteria del festival nella sede di Segni d’infanzia associazione, via L.C. Volta, 9/B. Contatti biglietteria: 0376.1514016 – biglietteria.segnifestival@gmail.com                        segnidinfanzia.org –su: segninonda.org  

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