Regione Lombardia, da Pnrr 252 mln per interventi sulle case popolari

Lombardia

È di oltre 252 milioni di euro la cifra disponibile per il territorio della Lombardia prevista dal Programma nazionale ‘Sicuro, verde e sociale’ per interventi edilizi su edifici residenziali pubblici, finanziato con le risorse del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. La delibera relativa al provvedimento è stata approvata dalla Giunta reginale su proposta dell’assessore alla Casa e Housing sociale, Alessandro Mattinzoli. La fase attuativa del Programma entrerà nel vivo con la pubblicazione del bando regionale. Entro il 31 dicembre saranno individuate le proposte di intervento che saranno approvate dal Ministero delle Infrastrutture. Le domande dovranno essere presentate, dall’approvazione del bando, solo in modalità telematica e con firma digitale, sul sito www.bandi.regione.lombardia.it. “Tutti noi sappiamo – ha osservato l’assessore in una nota – quanto siano fondamentali le risorse del Pnrr per il rilancio socio-economico della nostra regione. È altrettanto importante indirizzare questi contributi verso progetti che valorizzino in modo esponenziale i benefici ottenuti da spalmare sull’intera comunità. La nostra delibera va proprio in questa direzione. Mette infatti a disposizione strumenti per Aler (circa 150 milioni di euro) e Comuni (circa 100 milioni di euro) al fine di riqualificare il patrimonio immobiliare pubblico e le case popolari attraverso bandi.

Bandi che si focalizzano soprattutto su tre temi: interventi nei centri a elevato rischio sismico, efficientamento energetico e lavori di riqualificazione edilizia”. Le risorse finanziarie di 252.937.245,29 euro sono di derivazione statale e saranno suddivise in sei tranche, dal 2021 al 2026.Nello specifico: 25.293.724,53 euro per il 2021; 50.587.449,06 euro per il 2022; 44.264.017,93 euro per ogni anno dal 2023 al 2026. Il Programma prevede tempi di attuazione molto stringenti. Entro marzo 2026, dovranno, infatti, essere ultimati tutti i lavori. Il cronoprogramma è, infatti, stato stabilito dal Governo italiano in sede europea per il Piano nazionale di ripresa e resilienza”. È importante ricordare – ha aggiunto l’assessore – che nessuna risorsa andrà perduta. Qualora infatti uno dei due soggetti destinatari non avesse progetti sufficienti per coprire la propria dotazione economica, le rimanenze andrebbero sull’altro Ente a finanziare lo scorrimento della graduatoria”. Una quota di questi finanziamenti sarà riservata ai Comuni sotto i 30.000 abitanti in modo che le grandi città non esauriscano tutti i fondi disponibili. “Vogliamo infatti – ha proseguito l’assessore – che tutti possano usufruire di questa grande opportunità, veicolandola il più possibile come informazione anche attraverso la collaborazione con Anci. Il nostro obiettivo è quello di diventare protagonisti del nostro futuro e di quello dei nostri giovani. Il nostro impegno – ha concluso – è lavorare seriamente e investire bene le risorse messe a disposizione dall’Europa”.

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