Liberi di devastare: la sinistra violenta non suscita lo sdegno. La grancassa mediatica batte solo per i fascisti, per lo più immaginari. E solo ora si scopre il «mostro» Forza nuova • La disinvoltura con cui in questo Paese si esercita la doppia morale lascia ogni volta senza fiato. Da giorni -e per l’ennesima volta -tiene banco su tutti i giornali e in televisione «l’allarme fascismo», si invoca lo scioglimento di partiti, partitini, associazioni e movimenti (compresi quelli che sabato in piazza a Roma manco c’erano). E, soprattutto, si punta il dito contro la destra istituzionale Fratelli d’Italia e Lega accusata di complicità con i perfidi fasci, e si demonizzano tutti coloro che sono contrari al green pass e la violenza, invece di esercitarla, finora l’hanno subita in silenzio. L’indignazione, al solito, esplode con perfetto tempismo, ovviamente in prossimità delle scadenze elettorali. Mai che si manifesti in altri momenti e in altri contesti.
La violenza e le botte, quando non servono a danneggiare la destra che punta a governare, passano tranquillamente inosservate. Qualche piccolo esempio, giusto per stare sui fatti concreti. Qualche giorno prima delle amministrative, chi scrive ha partecipato a una piccola iniziativa organizzata a Bologna da Fratelli d’Italia. Si trattava di una conferenza in una piazza del quartiere Bolognina. Tra il pubblico c’erano soprattutto famiglie, comuni e tranquilli cittadini. A un certo punto, si sono presentate sul posto alcune decine di militanti di Potere al popolo, per lo più giovani. Gridavano «Via i fascisti da Bologna! », minacciavano e insultavano i presenti, tra cui anche qualche bambino. E’ dovuta intervenire la polizia per bloccare gli esagitati, i quali però -non riuscendo ad aggredire fisicamente nessuno -hanno continuato a sbraitare per lungo tempo, così che i partecipanti all’iniziativa di Fdi faticassero a capire ciò che dicevano i relatori. Avete mai visto esponenti della Lega, di Fratelli d’Italia o perfino di alcune formazioni della cosiddetta «destra radicale» comportarsi in questo modo?
Potere al popolo ha un rappresentante in Parlamento, dialoga da tempo con la sinistra, ha supportato Luigi De Magistris in Calabria e di certo non è demonizzato dai media come i temibili fascisti. Dunque può permettersi di intimidire e berciare. Chiaramente si è visto anche di molto peggio. Sempre a Bologna, a metà settembre, un militante di Fdi è finito all’ospedale dopo un attacco a un banchetto del partito. Nella stessa città altri attacchi con tanto di gazebo danneggiati o distrutti -si sono registrati nel febbraio di quest’anno. Nell’ottobre del 2020 fu aggredito il capogruppo in Regione Emilia Romagna di Fdi, Marco Lisei: un drappello di antagonisti lo prese a spintoni e gli ruppe il telefonino. Di nuovo a febbraio di quest’anno, a Torino, durante un banchetto sono stati attaccati il responsabile giovanile di Fdi, Enrico Forzese, e altri militanti: insulti, botte, calci e pugni, colpi di catena da bicicletta. Un anno prima (febbraio 2020) furono gli studenti di destra a venire assaltati da centri sociali e militanti antagonisti. Avevano osato organizzare una distribuzione di volantini per protestare contro un convegno negazionista delle foibe. È finita con i compagni che devastavano l’aula riservata dall’ateneo ai ragazzi di destra.
Se da Fratelli d’Italia passiamo alla Lega, il quadro non migliora. Nel 2018, a Treviso, gli antagonisti misero una bomba nella sede leghista, poteva scapparci il morto. Per quell’attentato furono arrestati, nel 2019, due anarchici, uno spagnolo e un bresciano. Sempre nel 2018, a Monza, un gazebo della Lega fu devastato da militanti dei centri sociali, che si divertirono ad aggredire i militanti presenti. Nello stesso anno, a Genova, i soliti antagonisti fecero irruzione in un ristorante in cui si stava svolgendo una festa della Lega, e dovettero intervenire le forze dell’ordine per evitare il peggio. L’azione fu rivendicata con tanto di comunicato stampa. Nel 2019 fu imbrattata e danneggiata anche la sede leghista di Bergamo. Potremmo continuare a lungo con l’elenco. La rivista Il Primato nazionale, qualche tempo fa, ha stilato un elenco delle violenze commesse dai centri sociali dal 2013 al 2019: solo quelle segnalate dai giornali online erano diverse decine.
Nel corso degli anni pestaggi, aggressioni, danneggiamenti e attacchi di vario genere (alcuni anche particolarmente pericolosi) hanno colpito Fdl, Lega, Casapound, associazioni culturali di destra, persino semplici cittadini identificati come «fascisti» dagli antagonisti di passaggio. Giorgia Meloni e Matteo Salvini (per tacere di Silvio Berlusconi) sono stati ripetutamente presi d’assalto durante eventi pubblici. Di frequente si sono verificati scontri con la polizia durante i quali alcuni agenti sono rimasti feriti. Nel 2018, persino un esponente palermitano di Forza nuova, Massimo Ursino, fu assalito da esponenti del centro sociale Anomalia. Lo legarono e lo pestarono selvaggiamente in sei mentre era a terra, rompendogli il naso e provocandogli ferite in tutto il corpo. Mentre i coraggiosi antifascisti menavano, una ragazza riprendeva col telefonino.
Bene, a fronte di tutto questo, avete mai sentito qualcuno (magari del Pd o di Leu o di Sinistra italiana) invocare la chiusura di tutti i centri sociali presenti sul suolo italico? Certo che no. Anzi, qualcuno il rapporto con gli antagonisti ha continuato a coltivarlo. Basti citare le sempre simpatiche sardine di Mattia Santori, che organizzarono il loro primo congresso nell’edificio occupato a Roma dai militanti di Spin time (quelli a cui il Cardinal Bolletta riattaccò la luce, ricordate?). Della violenza rossa sembra non fregare nulla a nessuno: niente titoloni sui giornali, niente commissioni contro l’odio, niente maratone televisive, nemmeno quando viene assaltata la sede di un sindacato come l’Ugl. La grancassa mediatica batte solo per i fascisti, per lo più immaginari. A questo proposito, vale la pena di interrogarsi su un punto. Dato che le bravate, le violenze e le intemperanze di Forza nuova sono sempre state -per anni -adeguatamente pubblicizzate dalla stampa, per quale motivo sembra che «il mostro» sia stato scoperto soltanto adesso? Qualche anno fa, per altro, il movimento era molto più forte, mentre di recente ha subito una scissione che ha portato all’esodo di tanti militanti. Solo ora, cadendo dal pero, si pensa di decapitarlo o scioglierlo, non prima di avergli lasciato gettare discredito su tutto il fronte che critica il green pass? Si vede che a sinistra, oltre alla doppia morale hanno pure un doppio fuso orario.
di FRANCESCO BORGONOVO (LA VERITA’)
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