Giornata record venerdì per l’emissione di Green pass, in coincidenza con l’entrata in vigore dell’obbligo per i lavoratori: sono stati 867.039. Il giorno precedente erano stati 860.094, altro picco. L’impennata si deve alla grande quantità di certificazioni rilasciate a seguito di tamponi, che hanno toccato quota 653.827. Quelle da vaccinazione sono state invece 208.831, mentre da guarigione 4.381. Tra giovedì e venerdì sono dunque state emesse oltre 1,6 milioni di certificazioni verdi. La parte del leone l’hanno fatta i tamponi, responsabili del 75% dei pass. Si vedrà se nei prossimi giorni il sistema riuscirà a “tenere” vista la sempre crescente richiesta. E proprio in merito ai test, la Cgia di Mestre lancia però l’allarme: lunedì prossimo 2 milioni di lavoratori rimarranno a casa perché impossibilitati a farsi il tampone; la domanda supera infatti abbondantemente l’offerta.
Boom di certificati di malattia – Intanto, si delinea il bilancio del primo giorno di Green pass obbligatorio. L’Inps ha registrato un aumento di 17.340 lavoratori ammalati rispetto al venerdì precedente: 94.191 contro i 76.851. L’incremento è stato inferiore alla media, ma comunque alto, tra i lavoratori pubblici (+18,3%), superati dai lavoratori privati” (+21,1%). Malati “da pass”? I medici di famiglia invitano alla cautela, spiegando che “non si può confrontare – dicono dal sindacato Fimmg – il venerdì di questa settimana con il venerdì scorso, quando ancora eravamo in estate. C’è stata una settimana di pioggia e freddo, un abbassamento delle temperature di dieci gradi e i primi casi di influenza”. Ci sono poi stati gli “assenti ingiustificati”, i dipendenti che cioè si sono recati al lavoro senza tuttavia essere in regola con la certificazione e sono stati quindi respinti.
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