E’ partito verso le 17.30 di ieri a Milano, per il 14° sabato di fila, il corteo dei no green pass.
In piazza Fontana si sono riunite più di ottomila persone per iniziare l’ennesima marcia di protesta. La manifestazione è passato da San Babila, piazza Duomo e poi corso Venezia verso corso Buenos Aires.
Imponente lo schieramento delle forze dell’ordine. Fra i manifestanti oltre ai militanti di estrema destra, con inequivocabili tatuaggi, anche molti anarchici ed esponenti dei centri sociali, ma anche famiglie, singoli cittadini e persino gruppi religiosi. Lo slogan ‘Trieste chiama, Milano risponde’ ha accompagnato l’inizio del corteo.
Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, ha commentato la giornata di ieri, l’ennesimo sabato di proteste che hanno coinvolto il centro di Milano “Un altro sabato di forti disagi nel centro di Milano per il corteo dei no Green Pass. I cittadini e le attività commerciali subiscono gli effetti di queste reiterate manifestazioni: difficoltà di accesso nei negozi e nei locali, problemi di traffico e sicurezza. Purtroppo dobbiamo ripetere sempre gli stessi discorsi, stiamo ripartendo con iniziative ed eventi: pensiamo solo a questo weekend in Fiera con il food. Ed ora che Milano vede un po’ di prospettiva con una maggiore sicurezza sanitaria si torna a colpire una giornata, quella del sabato, che rappresenta oltre il 20% del fatturato per commercio e pubblici esercizi. La legittima libertà di esprimere il proprio dissenso non può limitare la libertà della grande maggioranza di muoversi ed operare in tranquillità. Basta ostacolare la faticosa ripresa delle attività economiche. Il nostro appello – ha concluso Barbieri – è quello, innanzitutto, di avere a cuore il bene di questa città”.
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