Indubbiamente per i cortei, di qualsiasi origine siano, Milano è particolarmente “attrattiva”, molto meno per i turisti che volessero visitare la città. Oggi il 15 corteo no pass, ieri migliaia della comunità LGBT, dopo l’affossamento della legge Zan in Senato. Sono state accese migliaia di luci nel presidio promosso dai Sentinelli di Milano, da Arcigay, dal Coordinamento Arcobaleno e altri. In molti hanno quindi aderito chiedendo che “i senatori si prendano la responsabilità di quanto è successo”. “La manifestazione – è stato detto – rappresenta la scollatura tra la gente e la politica”. “Vergogna”, è stato scandito più volte verso coloro che “hanno riso di fronte alla negazione dei diritti civili” L’ enfasi della categoria può non essere condivisa per una proposta, a giudizio di molti, scritta male e da discutere, ma il fascino della piazza è incontrovertibile, ma la Boldrini non c’era, con la sua sciarpa rossa per le grandi occasioni(sc usate l’ironia).
Oggi pomeriggio i no green pass che hanno veramente stancato, per il disordine e il caos che creano e la ribellione dei commercianti costretti a chiudere dopo un anno di restrizioni. Ma questa volta il coordinamento no green pass ha concordato un percorso che soddisfa il desiderio di visibilità e consente, per altro, dopo 14 sabati di totale imprevedibilità dei movimenti degli stessi, di provare di nuovo a mitigare i forti disagi subiti dalla cittadinanza Si prevede che i manifestanti, dopo il consueto concentramento in piazza Fontana “e transitando in piazza Duomo, dove è stata preavvisata, per il primo pomeriggio, un’altra iniziativa, in forma di presidio, sulla medesima tematica, si muovano lungo l’asse Via Manzoni – Piazza della Repubblica – Bastioni di Porta Nuova – Bastioni di Porta Volta – Via Elvezia – V.le Byron – C.so Sempione sino a giungere all’altezza della sede Rai”. (nota della Questura)
Quale caos e quale disordine?