Una misura di libertà per i giovani: approvata la laurea abilitante

Attualità

È stato approvato in via definitiva al Senato il disegno di legge sui titoli universitari abilitanti, che figura tra gli interventi di riforma indicati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per i quali il via libera deve obbligatoriamente arrivare entro il 31 dicembre prossimo. Una norma che attribuisce effetto abilitante ad alcune lauree ai fini dell’esercizio delle rispettive professioni. E in modo più specifico, l’esame finale per il conseguimento delle lauree magistrali a ciclo unico in odontoiatria e protesi dentaria, in farmacia e farmacia industriale, in medicina veterinaria, nonché della laurea magistrale in psicologia, abilita all’esercizio delle professioni rispettivamente di odontoiatra, farmacista, medico veterinario e psicologo. Allo stesso modo, il conseguimento delle lauree professionalizzanti in professioni tecniche per l’edilizia e il territorio, in professioni tecniche agrarie, alimentari e forestali e in professioni tecniche industriali e dell’informazione, ha effetto abilitante all’esercizio delle professioni di geometra laureato, agrotecnico laureato, perito agrario laureato e perito industriale laureato. Oltre a  questo, anche  il possesso delle lauree magistrali in chimica, fisica e biologia, abilita rispettivamente all’esercizio delle professioni di chimico, fisico e biologo. Oltre alle suddette lauree, il disegno di legge prevede che con regolamenti di delegificazione (e quindi non più con legge) si possano rendere abilitanti all’esercizio delle professioni regolamentate ulteriori lauree”.

“Una piccola rivoluzione, tesa a far guadagnare ai nostri giovani il bene oggi più prezioso: il tempo – ha commentato Andrea Cangini,  senatore di Forza Italia – L’introduzione delle lauree abilitanti consentirà, infatti, a migliaia di giovani di entrare anzitempo a testa alta nel mercato del lavoro senza dover attendere l’esame di Stato, senza sottoporsi a tirocini spesso inutili, senza essere sfruttati come stagisti in attesa di venire abilitati a svolgere la professione per cui hanno conseguito la laurea. Una misura di libertà fortemente sostenuta da un partito che della libertà e del sostegno concreto e non retorico all’occupazione giovanile ha sempre fatto i proprio punti fermi.”

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