Una “‘ndrangheta 2.0 Società per Affari”, così definiscono gli inquirenti la ‘nuova’ ‘Ndrangheta attiva in Lombardia oggetto di una maxi operazione con 54 arresti che ha permesso di ricostruire come in Lombardia e nello specifico nell’area tra Como e Varese operano le locali lombarde. Una ‘Ndrangheta 2.0’ che penetra nell’economia legale ma che non ha “mai abbandonato anche l’interesse per il traffico di stupefacenti – evidenziano gli inquirenti -, nell’ambito del quale sono chiaramente emerse le mire espansionistiche verso la Svizzera e, in particolare, verso il Cantone San Gallo divenuto una vera e propria base logistica per alcuni dei soggetti indagati che vi si sono stabilmente insediati, dedicandosi prevalentemente ai traffici di sostanza stupefacente proveniente dall’Italia, provvedendo nel contempo a radicarsi e ramificarsi allo scopo di costituire in loco nuove strutture territoriali di ‘ndrangheta”. In questo filone le attività di indagine sono state effettuate avvalendosi di una Squadra Investigativa Comune costituita tra l’Autorità Giudiziaria Italiana e il Ministero Pubblico della Confederazione per la Svizzera. “Il coordinamento investigativo sia tra le rispettive polizie giudiziarie sia tra le DDA di Milano e Reggio Calabria, evidenziando la presenza di soggetti protagonisti di entrambe le indagini, ha consentito di confermare ancora una volta – sottolineano infine gli inquirenti – la struttura unitaria della ‘ndrangheta, pur nella sostanziale autonomia delle singole articolazioni territoriali, confermando il legame esistente tra i locali lombardi e i corrispondenti locali di ‘ndrangheta esistenti in Calabria, nonché il rilevante ruolo di Milano, e della Lombardia, nelle dinamiche e negli interessi della ‘ndrangheta al nord Italia”. (nianews)
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