Report Gaetano Pini, incidenti monopattino: 280 feriti in 6 mesi soccorsi al Gaetano Pini

Milano

Negli ultimi sei mesi, da maggio a novembre 2021, il Pronto Soccorso dell’Asst Gaetano Pini-Cto, ha preso in carico 1.955 pazienti con traumi da incidente su un mezzo a due ruote (bicicletta, motorini e monopattini): nel dettaglio, sono 280 gli incidenti che hanno coinvolto persone in monopattino (14,3 per cento) e 1.105 in bicicletta (56,5 per cento). E’ quanto emerso da un’indagine condotta dal Centro specialistico ortopedico-traumatologico di Milano sugli incidenti da monopattino, ha presentato ieri mattina nel corso del convegno ‘Monopattino: libertà sì, ma non di farsi male’, con medici e operatori del settore sharing. Dei 280 pazienti che viaggiavano sul monopattino, il 46 per cento ha riportato una frattura e il 10 per cento (28 pazienti) ha subito un’operazione. Il report ha messo in luce anche i dati dell’Ospedale Niguarda che ha registrato 37 accessi al Pronto soccorso per incidente da monopattino elettrico (tra luglio 2020 e novembre 2021); al Policlinico sono invece 149 gli accessi in Pronto Soccorso per questo tipo di trauma tra il primo gennaio 2019 e il 31 maggio 2021. Complessivamente tra maggio e novembre 2021 il Gaetano Pini-Cto ha registrato 28.169 accessi al Ps. La maggior parte dei traumi, il 52 per cento, ha coinvolto l’arto superiore mentre nel 40 per cento dei casi è stato coinvolto l’arto inferiore. Il segmento più colpito è stato il ginocchio (17,1 per cento), seguito dal gomito (15 per cento), poi il polso (14,3 per cento), caviglia (11,8 per cento) e la mano (9,6 per cento). Nelle grandi metropoli internazionali si è visto che l’incidenza delle visite in Pronto Soccorso è di un caso ogni 1.500 viaggi e che circa un paziente su tre guida dopo aver assunto alcolici. Secondo i dati, il picco di incidenza dei traumi avviene tra le 18 e le 22, si verifica un ricovero ogni 100mila viaggi, con un’età media di 34 anni.

La rottura bilaterale del gomito è la frattura tipica, molto frequente in questo genere di traumi e molto rara in altri incidenti: questo testimonia la violenza dell’impatto a terra per l’arto superiore nella classica caduta ‘a catapulta’, in cui il guidatore del monopattino è sbalzato in avanti. Secondo i dati scientifici internazionali il 30 per cento di traumi da monopattino avviene quando ci si mette alla guida di questi mezzi per la prima volta e il 37 per cento dei casi generali è da attribuire a una velocità eccessiva. “Abbiamo avuto pazienti che a tre mesi dall’incidente non hanno avuto una guarigione completa. Un paziente di 33 anni, a sei mesi dal sinistro, zoppica ancora”, ha raccontato Pietro Randelli, direttore del Comitato scientifico dell’Asst Gaetano Pini-Cto. “Gli accessi al Niguarda da incidente in monopattino riguardano pazienti da 4 anni a 62 anni, da luglio a novembre 2021. Un terzo dei pazienti ha subito un trauma cranico: dei 14 pazienti con un trauma cranico uno è deceduto e 5 sono finiti in coma e 8 hanno avuto un trauma cranico minore. I pazienti in coma sono stati in terapia intensiva fino a 17 giorni con una permanenza in ospedale fino anche a più di un mese. Solo due dei 37 pazienti indossavano il casco”, ha spiegato Marco Cenzato, Direttore di Neurochirurgia dell’Ospedale Niguarda. “L’87 per cento degli incidenti con feriti arrivati al Policlinico dal 2020 è dovuto a cadute accidentali da perdita di equilibrio legata o meno alle irregolarità del manto stradale”, ha aggiunto il dottor Aldo Bruno Giannì. L’uso di protezioni a mani e polsi, un’educazione maggiore all’utilizzo del mezzo dopo “test drive” e tutorial, oltre a un attento controllo della velocità massima del monopattino (specialmente quelli di proprietà), secondo lo studio dell’Asst Gaetano Pini-Cto potrebbero essere utili a ridurre il numero degli incidenti e i loro effetti. (mianews)

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