All’origine dell’incendio che ha distrutto completamente la Torre dei Moro, il grattacielo di 18 piani di via Antonini senza fortunatamente causare vittime o feriti, ci sarebbe un banale mozzicone di sigaretta. Il rogo pare si sia sviluppato attraverso il cosiddetto ‘effetto camino’.
A bruciare per primi sono stati dei rifiuti, ma quello che in brevissimo tempo ha creato l’effetto “torcia” è stato “il rivestimento esterno”. Questa è quanto hanno messo in luce le indagini coordinate dl procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e del pm Marina Petruzzella, che hanno depositato una relazione al Tribunale del Riesame.
Da escludersi sia l’ipotesi di dolo, che quella di cortocircuito; gli esperti ipotizzano che a innescare l’incendio sia stato un mozzicone lanciato dall’alto che avrebbe appiccato il fuoco a dei rifiuti e a del materiale sintetico su un balcone.
In questa prima fase forse il rogo si sarebbe potuto contenere, ma a far divampare l’incendio che ha trasformato l’edificio in una torcia sarebbero stato il rivestimento della facciata.
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