Green pass fasulli ma funzionanti. Questa la chimera messain vendita da un gruppo di truffatori su Telegram e scoperta dai militari Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di finanza e che ha portato ad un blitz di sequestri e perquisizioni. Gli accertamenti, coordinati dalla Procura di Milano, con l’aggiunto Eugenio Fusco ed i pm Bianca Maria Baj Macario e Maura Ripamonti, hanno portato ad identificando gli ideatori e materiali esecutori dell’illecita attività. Gli strumenti di investigazione Bot e Avatar, di ultimissima generazione, messi in campo anche grazie all’ausilio fornito dal team di investigazioni informatiche di Group-IB, partner tecnologico di Interpol ed Europol, combinati a un innovativo e dinamico monitoraggio “real time” della rete e all’applicazione di tecniche di indagine all’avanguardia da parte dei militari della Guardia di Finanza, hanno consentito di individuare e perquisire diversi cittadini italiani in Veneto, in Liguria, in Puglia e in Sicilia, amministratori degli account Telegram, che promettevano a numerosissimi “clienti” di fornire green pass autentici, muniti di codici QR perfettamente idonei a superare i controlli imposti dalle norme vigenti.
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