Ho fatto un sogno, se così si può chiamare: Sala sfrecciava in bicicletta per le vie di Milano con il corredino da ciclista, sfidando il freddo e la neve, il sorriso congelato, incerto nelle curve per le mani ghiacciate, lento per le possibili scivolate in una corsa contro se stesso perché scorrazzava senza competitor. Sempre nel sogno, ma non troppo, guardava le sue piazze tattiche decorate di nevischio e poltiglia con un certo disappunto sperando che non sbiadissero ulteriormente e osservava i suoi murales gocciolanti di inutilità pensando “Accidenti alla neve!” Quasi che non sapesse che l’inverno a Milano può essere glaciale e nevoso. “Ma domani, pensava, tutti al lavoro in bici…diversamente diventerebbero solo piste per l’estate…tanta vernice usata per cosa?…” Anche in Brera, nella sua Brera, la malinconia ha diradato le presenze, ma con il super green pass si può andare al ristorante, a teatro, al calduccio di un cinema e il commercio, dice lui, sta andando bene e la Scala della buona e privilegiata borghesia milanese è stato un successone e per i poveri c’erano tanti luoghi per vedere il Macbeth, non si può fare di più, sono troppi…E per sportarsi ci sono le biciclette in quantità, dico io, anche col freddo e la neve.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano
Beh, quando nevica (un giorno all’anno a dir tanto) , si bloccano anche tutte le auto, quindi non è un confronto attendibile
Con questo freddo le propongo un viaggetto natalizio in quelle città tanto distanti da Milano, lassù nel lontanissimo nord (basterebbe passare lo Spluga, se ha poco tempo), dove il freddo non spaventa i ciclisti. Poi quando torna e vaneggia nuovamente in fase rem, provi ad immaginare tutto questo in una città piatta, con viali mediamente larghi e con neve soli 2-3 giorni l’anno. Siamo sicuri che la sua enorme fantasia ce la possa fare, altrove si chiama realtà.