Tornare e stabilizzare il lavoro in presenza, con un orario classico dalle 9 alle 18: è quanto preferisce l’ampia maggioranza dei lavoratori sia del settore pubblico sia di quello privato – ben il 67 per cento degli uomini e il 62 per cento delle donne – secondo una ricerca di Kelly Services Italia. Ma il risultato ancora più netto – e per molti aspetti più interessante – è che ad aspirare ad un lavoro in presenza sia il 74 per cento dei giovani under 25, mentre solo il restate 26 per cento sia interessato a un lavoro flessibile che si avvalga dello smart working due o più giorni alla settimana. La survey ha coinvolto circa 500 persone che si rivolgono a Kelly Services Italia – agenzia internazionale per il lavoro – trovare una nuova occupazione. “I risultati della nostra survey descrivono, sul campione di chi sta cercando attivamente una nuova occupazione, un’esigenza forte di stabilità e sicurezza, del tutto prevedibile dopo un periodo che ha visto uno stravolgimento della vita di tutti e della realtà occupazionale di moltissimi – dice Cristian Sala, amministratore delegato di Kelly Services Italia – Dall’altro lato, le modalità di lavoro introdotte negli ultimi due anni sono diventate consuetudine per molte persone e lo smartworking è un modello oggi richiesto da una percentuale significativa di chi vuole trovare o cambiare lavoro, soprattutto per quella fascia d’età che deve conciliare più di altre la dimensione professionale con quella personale”.
In questa prospettiva, più lontani dal modello “tradizionale” di impiego sono le donne e gli uomini fra i 25 e i 40 anni, che preferiscono il posto in presenza per il 59%, mentre oltre un terzo del campione (41%) punta a un lavoro flessibile che si avvale dello smart working due o più giorni alla settimana. Fra gli over 40, donne e uomini, il lavoro classico in presenza è invece preferibile per il 70% del campione, mentre il 30% ambisce a un lavoro che preveda anche una parte in smartworking. La survey da conto anche di quali sono gli aspetti e gli elementi che vengono presi in considerazione da chi cerca lavoro dinanzi ad una offerta di impiego Il campione della ricerca condotta da Kelly Services Italia mette al primo posto il livello di retribuzione, indicato come elemento importante dal 70% degli uomini e dal 68% delle donne. Un altro elemento fortemente valutato è quello della tipologia di contratto: lo segnalano il 48% degli uomini e il 49,4% delle donne. Queste ultime sono più interessate alla flessibilità degli orari e alla formazione continua rispetto agli uomini (flessibilità: 24% delle donne contro 16% degli uomini; formazione continua 26% delle donne contro 14% degli uomini). L’ambiente professionale ha maggiore rilevanza per gli uomini (36%) che per le donne (24%) mentre la vicinanza fra luogo di lavoro e casa conta allo stesso modo per entrambi i generi (donne 27% – uomini 25%). Agli ultimi posti fra le caratteristiche considerate per la scelta di un nuovo lavoro si trovano il lavoro in team (valutato dal 9% delle donne e dal 12% degli uomini), i benefit (10% donne – 9% uomini), la possibilità di lavorare per obiettivi (7% donne – 9% uomini), di viaggiare all’estero (3% donne – 6% uomini), il brand aziendale (6% donne – 4% uomini) e le opportunità di reskilling (3% donne – 2 % uomini).
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