Buon lunedì amici calciofili, tic-toc…l’orologio del campionato scandisce i rintocchi, sono le 22. Giornate che, una dopo l’altra, sembrano emettere di volta in volta verdetti che mettono in crisi i bookmakers, per poi essere successivamente smentiti e riconfermati a breve distanza. Dopo metà abbondante del cammino, le uniche formazioni che sembrano confermare la legittimità delle loro ambizioni di vittoria finale, si chiamano Inter e Milan, seguite a ruota dall’Atalanta.
Negli anticipi del sabato, festeggia nel migliore dei modi Maurizio Sarri. Il tecnico laziale, alla 250° panchina nel massimo campionato, passeggia a Salerno e porta a casa tre punti di importanza capitale. In effetti, alla Lazio servivano delle risposte dopo la sconfitta di Milano. Serviva ritrovare qualche gol e magari un clean sheet. Missione compiuta, Immobile ne piazza due nei primi 10 minuti, mentre a chiudere i giochi ci pensa Lazzari, che entra dalla panchina con tanta rabbia repressa (legata alle voci di mercato) e timbra il 3-0. Per la Salernitana è l’ennesima sconfitta in un campionato che assomiglia sembra di più ad un incubo. I granata, che avevano ritrovato la vittoria (e un po’ di fiducia) in trasferta contro l’Hellas, si presentano con 14 assenze tra positivi e squalificati e non possono che arrendersi.
Sampdoria-Torino è terminata sul punteggio di 1-2, frutto delle reti di Caputo al 18′, poi Singo al 27′ e Praet al 67′. Rimonta che pesa come un macigno per gli uomini di Juric: granata a un solo punto dalla zona Europa. Tra i granata spiccano le prestazioni di SIngo, Praet, Vojvoda. DIsastroso invece Vanja Milinkoivc–Savic. Un super Falcone ‘non riesce a salvare una Sampdoria in piena crisi.
A Torino, una Juventus ancora scossa dopo la bruciante sconfitta last-minute subita in Supercoppa mercoledì, scende all’Allianz Arena contro l’Udinese, decisa a raccogliere l’ottavo risultato utile consecutivo in campionato, e pur senza squilli di tromba ma con un acuto di Dybala, non sbaglia e porta a casa i 3 punti. Poche emozioni in una partita aperta da una combinazione stretta tra Kean e Dybala con l’argentino freddo davanti a Padelli per il gol del vantaggio. Il numero 10 non esulta e guarda in modo polemico verso la tribuna. La gara resta aperta fino al 79′ quando McKennie deposita in rete di testa un cross al bacio di De Sciglio e in pratica chiude la partita sul 2-0. Solo nel finale si fa vedere l’Udinese che sfiora il gol con Success prima del 90′. Vittoria che tiene la Juve attaccata al treno Champions League.
Bella partita tra Sassuolo e Verona, due ottime realtà del nostro calcio e con una classifica tranquilla, vinta dagli uomini di Igor Tudor: 4-2 al Mapei nel lunch match della 22esima giornata di Serie A. L’Hellas domina il primo tempo e va all’intervallo sul 2-0: a segno Caprari e Barak, sullo 0-0 gol annullato a Gunter. Scamacca riapre la partita con una grande acrobazia al 54′, ma subito dopo il Verona ristabilisce le distanze con il rigore trasformato da Barak per mano di Chiriches. La rete di Defrel dà speranza al Sassuolo, gli ospiti resistono, chiudono ancora con Barak e sorpassano i neroverdi in classifica: 30 punti per il Verona, 28 per la formazione di Dionisi.
Precedenti in replica alla quarta sessione, tra Empoli e Venezia, nemmeno stavolta i toscani riescono a battere i veneti a domicilio. Reazione tempestiva al 5-1 rimediato dal Sassuolo nell’ultimo turno, ma fermandosi sull’1-1 sul campo dei lagunari. L’Empoli domina la sfida, calciando 11 volte in porta nel primo tempo (record stagionale) e trovando il vantaggio al 25′ con Zurkowski. Nella ripresa i padroni di casa reagiscono e, complice l’ingresso in campo di Nani, trovano l’1-1 al 73′ con Okereke, proprio su assist del portoghese.
In virtù di questo risultato i ragazzi di Andreazzoli allungano a 5 la striscia di match senza vittorie in Serie A, fallendo l’aggancio al Torino a quota 31.
La Roma si rialza dopo le due sconfitte pesanti contro Milan e Juventus, e centra il primo successo del 2022 nel segno di Oliveira. Ci pensa infatti il centrocampista portoghese, all’esordio in maglia giallorossa, a firmare la rete che vale l’1-0 sul Cagliari trasformando in maniera impeccabile al 33′ un calcio di rigore che lui stesso si era procurato (fallo di mano di Dalbert). Nel finale miracolo di Rui Patricio che salva il risultato deviando sulla traversa una deviazione a botta sicura di Joao Pedro. Grazie a questo successo la Roma riaggancia la Lazio al sesto posto a quota 35 punti. Si ferma invece dopo due vittorie di fila il Cagliari di Mazzarri: i sardi, che hanno comunque disputato una buona gara tenendo bene il campo, restano ancorati al terzultimo posto in classifica a -2 dal Venezia.
Chiude la domenica serale l’incontro più atteso, uno dei derby lombardi che, da qualche stagione, vede le tre protagoniste della serie A sempre nei quartieri alti della classifica. Atalanta-Inter, il campo conferma che si scontrano due grandi squadre, a prescindere dalle assenze pesanti dei bergamaschi, che comunque dispongono di ottime alternative in panchina e, sul terreno, dimostrano di potersela giocare con ottime chances contro un’Inter reduce a sua volta da fatiche supplementari (120 minuti, benchè “ammorbiditi” da una bella vittoria, alzando una coppa) . Ritmi elevati, ottime trame sui due fronti ma possesso palla complessivo nettamente a favore dell’Inter (63%). Occasioni limpide nel complesso suddivise più o meno equamente, almeno 3 per parte di cui alcune clamorosamente mancate per prodigi dei rispettivi portieri, o per lievi imprecisioni degli attaccanti.
Riassumendo le principali, possiamo citare quella dell’Inter al 26′ con Barella che recupera palla su Muriel, palla a Calhanoglu, poi Sanchez che calcia col destro a botta sicura: gran parata di Musso a mano aperta.
Al 49′ è ghiotta per L’Atalanta. Pasalic manda in porta Pessina, di destro, tutto solo, ma Handanovic devia in uscita, gran parata.
Al 59′ è la volta di Musso: grande azione Inter, con Barella che in area allarga per Dzeko. Calcia da posizione defilata, Musso devia in corner.
Al 66′ Pezzella salva la Dea. Dzeko va via a sinistra, mette in mezzo sull’uscita di Musso, Pezzella provvidenziale ad anticipare Darmian sul secondo palo.
Al 71′ , Barella taglia un gran pallone sul secondo palo per la sponda di aerea di Dumfries, Dzeko arriva ma colpisce di testa e non inquadra la porta.
76′, Musso, ancora lui: destro da dentro l’area di Vidal, respinge l’argentino. Poi cross per D’Ambrosio, che non inquadra la porta.
81′, Lancio lungo, Bastoni stranamente sbaglia, Muriel gli soffia il pallone e si invola, poi calcia col destro e trova ancora un formidabile Handanovic, altra parata super.
89′, l’ultima emozione la fornisce D’Ambrosio, mandato in porta da Barella con magistrale tacco in area, ma incredibilmente da due passi mette a lato.
A conti fatti, pareggio giusto tra due serie contendenti al titolo, tra l’altro in attesa di partite da recuperare (1 per l’Inter, 2 l’Atalanta) e quindi con potenziali punti da aggiungere in classifica, al termine di una partita di pregevole intensità e qualità.
La 22a si concluderà lunedì, con i rimanenti 3 incontri in programma, tra cui almeno 2 di grande interesse per le prime posizioni in classifica in zona Europa: Milan-Spezia, Bologna-Napoli, e Fiorentina-Genoa.
Arrivederci alla prossima!