Bestetti (F,I), De Corato (FgI), Piscina (Lega), Forte (MP) commentano le dichiarazioni di Sala sulla Sicurezza
“Le comunicazioni rese dal Sindaco Sala al Consiglio Comunale sulle numerose violenze registrate a Milano nelle ultime settimane sono state una buona disamina sulle analisi sociologiche delle possibili cause, ma profondamente carenti sulle necessarie reazioni e sulle soluzioni da mettere in campo nel concreto”. Così in una nota Marco Bestetti, Consigliere comunale di Forza Italia, a margine delle comunicazioni rese dal Sindaco. “Il Sindaco si è limitato all’ennesima promessa di assunzione di nuovi agenti della Polizia Locale – spiega Bestetti – ma nulla ha detto in termini di necessaria riorganizzazione del Corpo, oggi inutilmente frammentato in una miriade di nuclei che sottraggono risorse dal presidio del territorio, né sulla sostanziale cancellazione dei Vigili di Quartiere, che possono invece attuare una preziosa sicurezza di prossimità. Nessun accenno sulle carenze di dotazioni ed equipaggiamenti degli agenti – prosegue Bestetti – frutto della cronica mancanza di investimenti dedicati alla sicurezza, un problema che non può essere eluso da un Sindaco che governa Milano da ben 6 anni. Da Sala ho ascoltato molte giustificazioni e auto-assoluzioni, ma avrei preferito confrontarmi su qualche proposta operativa, alcune delle quali si possono attuare già da domani mattina, se solo si volesse” conclude Bestetti.
“L’intervento del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in Consiglio Comunale sulla questione ‘sicurezza’ è stato vuoto e inconcludente. Ci sono voluti 7 giorni perché si accorgesse di quanto accaduto la notte di San Silvestro in piazza Duomo 17 perché intervenisse in Aula. Come era logico aspettarsi ha giustificato tutti i comportamenti illegali da parte dei giovani con la sospensione della vita sociale a causa della pandemia. Per lui la sicurezza è solo un problema di socialità. E ovviamente non ha detto una parola riguardo quanto successo a Capodanno e sul problema dell’immigrazione e delle gang giovanili di extracomunitari”, lo afferma l’assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale Riccardo De Corato in merito alle dichiarazioni del Sindaco Sala in Consiglio Comunale. “Finalmente – prosegue De Corato – dopo 6 anni di mandato, parla di sicurezza, ma solo dopo la rapina di un disabile in metropolitana da due marocchini, le violenze sessuali a danno di almeno 10 ragazze in piazza Duomo a Milano da parte di nordafricani, l’autista Atm aggredito nei giorni scorsi, la giovane molestata sempre in centro ieri da un marocchino e la sparatoria a San Siro nella quale è stato ferito un 26enne egiziano e della quale parrebbe essere mandante proprio uno dei due rapper, ‘Rondo da Sosa’, che il primo cittadino aveva ospitato a Palazzo Marino ad aprile del 2021”. “I suoi 500 ‘nuovi’ vigili, come avevamo predetto, verranno assunti in due scaglioni entro novembre 2023. Saranno solo 150 agenti in più rispetto a quando governava la città la Moratti. Peccato che rispetto ad allora la situazione sia drasticamente peggiorata e ne servirebbero almeno il doppio rispetto ai 3.200 di allora. Sala, inoltre, si vanta di avere 1.945 telecamere sparse per la città, ma si dimentica di dire che 1.400 sono state messe dal centrodestra. In undici anni di governo, tra Pisapia e lui, ne hanno messe solo 500”. “Per Sala l’aver vinto le elezioni significa che il ‘problema sicurezza’ non è vissuto come priorità dai milanesi. Si ricordi, però, che ad eleggerlo è stato solo il 27% di loro. Proprio a Capodanno il suo assessore alla sicurezza, Granelli, mentre si trovava nella centrale operativa della Polizia Locale insieme al comandante e in contatto diretto con il Questore, aveva scritto: “in Piazza Duomo tanta gente, tanti botti, ma nessun problema anche grazie a tanti agenti di Polizia e Carabinieri che hanno fatto un gran lavoro”. Chiaramente non si era accorto di quanto realmente stesse succedendo. Sala, dopo sei anni e dopo aver seduto allo stesso tavolo con l’ex prefetto di Milano e attuale Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, chiede l’invio più uomini delle forze dell’ordine arrampicandosi così sugli specchi per non ammettere le sue colpe. Ricordo che ad ottobre scorso avevo chiesto al Prefetto quanti uomini ff.oo fossero in servizio a Milano, ma ad oggi non ho ricevuto alcuna risposta. Sono, infatti, almeno due anni che chiedo al Governo rinforzi a Milano. In attesa di tali rinforzi, vengano messi per le vie della città i 436 militari di ‘Strade Sicure’ come c’erano con il centrodestra”, conclude De Corato.
– “Sala decide di riapparire in aula, seppur online, dopo una lunghissima assenza dal Consiglio Comunale. Lo fa nel peggiore dei modi, unicamente per cercare di placare le accuse dovute alle evidenti negligenze nella malagestione della sicurezza a Milano da parte della sua Giunta”, lo afferma Samuele Piscina, consigliere comunale di Milano e Vicecommissario cittadino della Lega. “Era dalla prima seduta del Consiglio che il Sindaco non si faceva vedere. Invece di prendersi le sue responsabilità, cosa fa Sala? Si ripresenta per dare la colpa delle violenze di Capodanno al Covid. Caro Sindaco, le ferite in termini di sicurezza da sanare a Milano non sono quelle legate alla pandemia, ma alle politiche migratorie che per troppo tempo la sua maggioranza di sinistra ha sottovalutato, alla mancanza di gestione della Polizia Locale e all’assenza di agenti nella nostra città”. “Stupisce che il Sindaco abbia detto, testualmente, che l’ultimo dell’anno era chiaro che il tema della sicurezza sarebbe stato fondamentale. Può quindi spiegarci per quale motivo non siano state prese serie contromisure? Ci può raccontare per quale motivo, vista la grande efficienza delle telecamere a Milano, quella stessa notte Granelli dalla sala operativa della Polizia Locale dichiarava che tutto si stava svolgendo senza problemi?”. “Fare da scaricabarile alle Forze dell’Ordine non serve a risolvere un evidente problema di sicurezza, certificato dalla classifica del Sole24ore che pone Milano all’ultimo posto della classifica italiana. Proprio il Sindaco siede al Tavolo Provinciale per la Pubblica Sicurezza e in molte occasione avrebbe potuto chiedere maggiori uomini, come continua a fare la Lega. La favoletta non regge più, la Polizia Locale ha sempre gestito anche l’ordine pubblico e la scelta dell’amministrazione di non agire sembra ormai evidente”. “Infine, Sala ha ammesso che dovremo attendere almeno 1 anno per assumere 240 vigili e almeno altri 2 anni per gli altri 270. Ricordo quando il Sindaco prometteva di assumere i 500 vigili già nel 2016; quanto tempo ancora dovremo attendere?” “Se Granelli è il peggior assessore, Sala si conferma il peggior Sindaco che Milano abbia mai avuto”, conclude Piscina. “Lo invito a dimettersi per svolgere altri incarichi, quali quelli che aveva chiesto di ricoprire prima delle elezioni, nella speranza che possa almeno lì non ripetere il pessimo lavoro che sta svolgendo come Sindaco”.
“La Giunta arriva impreparata sul tema sicurezza”. Lo ha dichiarato Matteo Forte, capogruppo di Milano popolare a Palazzo Marino, a seguito delle dichiarazioni rese nell’aula virtuale di Consiglio del sindaco Sala. “Arriva impreparata perché, se è vero che la competenza ultima è in capo a questore e prefetto, c’è una questione di governo della Polizia locale che la giunta non ha mai voluto affrontare. E mi riferisco non solo all’approccio che porta il presidente della commissione sicurezza Albiani a chiedere di licenziare in tronco l’agente aggredito sabato sera, ma anche ai vari campanelli d’allarme che nel tempo si sono susseguiti: dagli agenti del nucleo antidroga che sottraevano sistematicamente denaro nel corso di perquisizioni ai quattro vigili che in due anni si sono tolti la vita con pistola d’ordinanza e metà dei quali condividevano il luogo di lavoro (la centrale operativa), fino all’avvicendamento al comando dei vigili – per il quale non si è mai spiegato perché a sostituire Barbato si è scelto Ciacci, proveniente dagli uffici della procura e non da esperienze di strada e operative, che non aveva partecipato a quel concorso dell’autunno 2016 che pure aveva visto molti altri esterni partecipare”. Ha proseguito Forte: “C’è poi un tema di emergenza educativa di cui ne sono spia le aggressioni che vedono sempre più giovani protagonisti. È vero. Tuttavia questo non si affronta con quel relativismo culturale che spiega il silenzio di dieci giorni della giunta sulle violenze in piazza Duomo. La giunta infatti è entrata in un cortocircuito – ha poi concluso il consigliere d’opposizione – per cui, se da un lato non vuole dire nulla su fatti che coinvolgono la cultura di stranieri o giovani di seconde generazioni, dall’altra non poteva cadere nella contraddizione di tacere sulle violenze contro le donne”.
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