Edilizia, De Albertis (ANCE) appello al Comune:”Troppi 4 mesi per autorizzare ponteggio. Mancano lavoratori italiani”

Milano

“Ci sono dei problemi con l’Amministrazione comunale e alle volte rischiamo di dover rimanere 120 giorni fermi con la posa di un punteggio per mancanza di autorizzazioni per l’occupazione suolo pubblico”. Lo ha dichiarato il presidente di Assimpredil Ance Regina De Albertis, a incontro dal tema ‘Edilizia Popolare: le opportunità per le imprese con il PNRR e il Superbonus 110%’ che si è tenuto alla Centrale dell’Acqua di Milano, in merito alla concessione di occupazione di suolo pubblico Tosap per i cantieri di ristrutturazione delle facciate degli immobili. “Ci sono tante opportunità davanti a noi ma con limite temporale importante: ci dobbiamo mettere a lavorare tutti insieme, pubblico e privato, capendo che gli interessi sono congiunti. – ha proseguito De Albertis – Anche il Comune deve porre l’operatore nelle condizioni di avere regole chiare semplici e precise consentendo di fare le cose. Sono piccole cose che il Comune potrebbe risolvere agevolmente che permetterebbero di dare slancio importante. Da quando sono diventata presidente abbiamo aperto tanti tavoli con il Comune e devo dire che c’è una grande apertura e dialogo con l’assessore Piefrancesco Maran e l’area di Christian Malangone, direttore generale di Palazzo Marino”. L’assessore alla Casa Maran, presente all’incontro e sollecitato sull’argomento, ha spiegato che sulle concessioni Tosap “si può e si deve fare meglio, i passaggi per migliorare sono tanti, sinceramente in questo momento non è quello il punto critico rispetto all’uso ma sicuramente bisogna lavorarci”. 

– “Il nostro settore dal 2008 ha subito una grandissima crisi. Post pandemia si è ripreso con molta velocità, sia per il superbonus sia per il Pnrr. In Lombardia, soprattutto a Milano, ci sono tantissimi operatori privati che stanno arrivando per fare le opere, ma abbiamo riscontrato una grandissima carenza di personale manodopera e una grande disaffezione dal nostro lavoro: i giovani italiani non vogliono più venire a lavorare nell’edilizia. Add oggi nei nostri cantieri abbiamo circa il 55% di operai stranieri, i giovani non vogliono più fare il nostro lavoro, che ha reso grande il nostro Paese. Un lavoro dove c’è grande attenzione alla sicurezza e grande welfare, il contratto edile è uno dei più cari per i datori dei lavori per tutte le tutele che vengono concesse a lavoratore”. Lo ha detto Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance, questa mattina a margine dell’incontro “Edilizia Popolare: le opportunità per le imprese con il Pnrr e il Superbonus 110 %”. De Albertis ha anche annunciato a questo proposito che “il 5 febbraio nella nostra scuola edile di via Newton faremo il primo open day aperto ai ragazzi in questo momento disoccupati del quartiere popolari di San Siro per fargli capire quali sono opportunità del nostro mondo”

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.