Tutte le Ats lombarde saranno soggetti attuatori
Via libera, dalla Giunta di Regione Lombardia, alla proposta dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Alessandra Locatelli, delle Linee guida per l’implementazione dei Centri per la famiglia su tutto territorio lombardo.
“Dopo la sperimentazione nelle 4 Ats individuate (Insubria, Valpadana, Brianza e Pavia), che ringrazio particolarmente per il compito svolto con diverse modalità e per l’impegno – ha detto l’assessore Locatelli – Regione Lombardia mette ora in campo altre risorse. Si tratta di 1,7 milioni di euro del Fondo per le politiche per la famiglia per implementare in tutto il territorio regionale un modello di centro per la famiglia in grado di garantire attenzione concreta ai bisogni delle famiglie e che possa mettere a loro disposizione punti di riferimento concreti”. “Con le Linee guida emanate oggi – ha spiegato l’assessore – intendiamo infatti ampliare l’offerta di questi servizi, estendendoli a tutto il territorio regionale. I Centri per la famiglia, grazie a un attento e professionale lavoro di raccordo con il territorio e la messa a punto di reti di supporto, saranno in grado di intercettare i bisogni e le esigenze delle famiglie, anche di quelle non caratterizzate da condizioni di fragilità”.
“Con i Centri per la Famiglia – ha sottolineato – assicuriamo ai nuclei familiari la possibilità di trovare interlocutori seri in grado di interagire con servizi, enti, associazioni e istituzioni del territorio. Si tratterà non solo di semplici sportelli, ma di spazi e luoghi in cui poter accedere per informazioni, formazione e sostegno”. “Si tratta – ha evidenziato Locatelli – di un grande salto di qualità nella rete dei servizi che si rivolgono alle famiglie, che beneficerà della sinergia tra pubbliche amministrazioni ed enti del terzo settore e che metterà al centro le persone e i loro bisogni”.
“Non possiamo dimenticare – ha continuato l’assessore – i momenti di estrema difficoltà vissuti in questi due anni di pandemia e i sacrifici fatti dalle tante famiglie, in particolare con figli e con soggetti più fragili all’interno del nucleo e i periodi di grave l’isolamento: oggi l’impegno di Regione Lombardia è quello di garantire un punto di contatto più stabile, a tutti i nuclei familiari, con una particolare attenzione alle diverse problematiche”. “L’obiettivo delle Linee guida – ha sottolineato l’assessore Locatelli – non è quello di costruire servizi alternativi a quelli già esistenti, ma di mettere a sistema e coordinare le risorse presenti sul territorio al fine di realizzare servizi integrati ed efficaci”. “Il Centro per la famiglia diventa – ha rimarcato – un modello di intervento al quale contribuiscono tutte le risorse del territorio e nel quale avviene la ricomposizione dei bisogni e degli interventi per la famiglia”.
I Centri per la famiglia hanno lo scopo di promuovere il ruolo sociale, educativo e il protagonismo della famiglia e realizzare interventi a sostegno della genitorialità e del benessere di tutta la famiglia con uno sguardo attendo anche alle associazioni e al raccordo con esse.
Le attività dei Centri riguardano lo sviluppo delle funzioni sociali di supporto alla famiglia e di attività socioeducative, anche integrative/complementari a quelle esistenti. I Centri si rivolgono a giovani coppie, genitori con figli, nuclei che attraversano momenti di transizione e situazioni di significativa difficoltà, famiglie con un componente fragile e con un background migratorio. In campo assistenti sociali, psicologi, educatori e pedagogisti e mediatori culturali e familiari. I Centri verranno attivati con Enti gestori, pubblici e privati, compresi quelli del Terzo settore iscritti al Runts e con Ambiti territoriali.
“Con le Linee guida per i Centri per la famiglia – ha concluso l’assessore Locatelli – Regione Lombardia prosegue il suo percorso per e con la famiglia, in modo concreto e sinergico, coinvolgendo le Ats, le realtà del territorio e il Terzo settore nella costruzione di servizi e risposte che potenzino l’offerta sull’intero territorio lombardo”. (LNews)
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