L’ex militare non si era arreso alla disabilità e, con le protesi arrivate dalla Florida, era diventato un campione di crossfit. Ora era tornato a imbracciare un fucile.
“Il mio amato Volodymyr Kowalski è morto da eroe, difendendo la nostra città natale di Bucha nella battaglia mattutina, impedendo agli orchi di raggiungere Kiev”.
E’ così che Vira Tymoshenko annuncia la morte del marito, famoso in Ucraina perché, dopo aver perso le gambe su una mina a Lugansk, quando nel 2016 combatteva come volontario, non arrendendosi alla disabilità, aveva partecipato a diversi campionati di crossfit, con le protesi arrivate dalla Florida.
E con quelle protesi, ha voluto imbracciare il fucile per opporsi all’invasione dei russi. E ora l’Ucraina ha un nuovo eroe. (Tgcom24)
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845