Sul palco dell’auditorium milanese, il chitarrista, cantante e compositore Jaime Dolce, originario di New York, presenterà il suo nuovo album, intitolato “Love Generator”: quindici brani a base di blues, una spruzzata di funk, un pizzico di reggae e molto rock’n’roll Sul palco dello Spazio Teatro 89 di Milano torna a esibirsi Jaime Dolce con gli Innersole, la sua band italiana, in un concerto in cui il blues si mescolerà al rock e il funk alla psichedelia: sabato 5 marzo (inizio live ore 21.30, ingresso 10-13 euro), il chitarrista e cantante newyorkese – di origini italiane – presenterà “Love Generator”, il suo ultimo album, quindici brani a base di blues, una spruzzata di funk, un pizzico di reggae e molto rock’n’roll. Con lui sul palco ci saranno i fedelissimi Andrea Tiberti detto “Mister Tiba” al basso, Matteo Sodini alla batteria e ospiti a sorpresa. Jaime Scott Dolce nasce a Brooklyn e cresce nella stimolante scena newyorkese tra concerti e jam session. Dopo aver metabolizzato la lezione di Jimi Hendrix e dei più importanti esponenti del blues metropolitano, si confronta con artisti e generi differenti: da ricordare, in particolare, le frequenti collaborazioni con Mason Casey, armonicista di Popa Chubby; Lee Finkelstein, batterista dei Tower of Power; Eric Udell, attuale bassista della Blues Brothers Band. Jaime intraprende così una carriera solista e nel 1998 pubblica l’album “Purple Blues”. Un decennio dopo incide “Peaces”: in questo disco, alternandosi tra chitarre, basso, batteria, effetti, rumori e voce, dà sfogo alla sua vena compositiva con una serie di brani originali che esplorano i territori dell’indie rock e del nuovo blues psichedelico, in sintonia con le ultime leve dell’underground newyorkese. Nel 2010 è la volta di “Sometimes Now”, un mix di rock, blues, reggae e funk in stile Grande Mela con il quale Jaime omaggia Hendrix, Ben Harper e Doyle Bramhall (il chitarrista mancino che suona con Clapton). Nel 2015 esce “Elevation Blues”: accanto a una manciata di composizioni originali, il disco è impreziosito da una personale versione di “Me and the Devil Blues” di Robert Johnson (con ospite Roberto Luti alla slide guitar) e da una cover di “I Am the Walrus” dei Beatles
I critici americani hanno definito la sua musica una sintesi tra il blues del Mississippi e il funk elettrico della Band of Gypsys di Jimi Hendrix, mentre per la rivista italiana Buscadero Jaime Dolce è “un guitar hero dalla rifinitura tagliente”. Lui, invece, si descrive così: «Il mio è il blues ruvido e graffiante della Louisiana e del Texas, unito a funk, psichedelia e southern rock alla Allman Brothers». Il suo punto di riferimento? Jimi Hendrix: «È il mio musicista e chitarrista preferito, colui che più mi ha ispirato e influenzato, puro e perfetto bilanciamento tra emozione, anima e tecnica». Nel 1998, in occasione dei suoi primi concerti europei, si innamora del nostro Paese (da alcuni anni vive a Parma con la sua famiglia) e comincia a collaborare con alcuni musicisti italiani con i quali ricostituisce gli Innersole, il cui sound è una miscela di electric blues e di funk-rock alla Band of Gypsys di Jimi Hendrix. Partecipa ai principali festival del circuito blues, accompagna Mick Abrahams, primo chitarrista dei Jethro Tull e dei Blodwing Pig, e nel 2005 viene invitato da Zucchero, a Modena, a suonare in occasione del raduno del suo fan club. L’anno successivo il cantautore Davide Van De Sfroos lo vuole con sé nel tour “Ma vada via l’Blues” in veste di chitarra solista.
SpazioTeatro89,viaFratelliZoia89,20153Milano. tel: 0240914901; info@spazioteatro89.org; www.spazioteatro89.org
Ingresso: 13 euro (biglietto intero), 10 euro (biglietto ridotto).
Riduzioni e convenzioni: Under 25, Over 65, Arci, Feltrinelli, Socio Coop, Touring Club Italia, IBS, Coop Degradi.
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