Sono tornati, lo sapevamo già, gli “invisibili” nel tunnel maledetto nella zona della Stazione Centrale. Nel dicembre 2021 il tunnel, da tempo ritrovo di disperati, era stato sgomberato dai vigili e pulito dall’Amsa, ma pochi giorni dopo era ancora meta di tanti senzatetto in cerca di un riparo per la notte. Buttati allo sbaraglio, con l’ipotetica alternativa dei dormitori, teatro di aggressioni e furti, sono stati dimenticati.
E ieri la cronaca notificava che verso le 9.30, un uomo originario dell’Est Europa e con ogni probabilità un clochard, è stato trovato privo di vita nella Galleria Mortirolo, uno dei tunnel nei pressi della stazione Centrale di Milano. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, è intervenuta la polizia con gli esperti della Scientifica e il medico legale: da un primo esame il cadavere non presenterebbe segni evidenti di violenza.
E’ morto, nell’indifferenza di un’amministrazione che ha visto un aumento esponenziale di poveri, senza decidere o progettare un piano di salvaguardia, di cura. Ed è inammissibile, denuncia insensibilità, incapacità. Una tolleranza colpevole, un’aridità pare senza rimedio. E’ morto, solo, con quella solitudine pesante dell’abbandono.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano