Siamo sicuri che tutto il PD voglia accogliere i bambini Ucraini?

Milano

Dici “Prima gli Italiani!” ed è subito Papeete 2019. Solo che stavolta a lanciare il grido di battaglia da una tv locale non è un leghista di ferro, rito Salviniano, sguardo truce e slogan facile. È Mattia Abdu Ismahil dall’anno scorso Presidente del Municipio 1 di Milano. Proveniente dal PD. Ci racconta l’incredibile episodio Franco Vassallo, che delle proposte concrete di accoglienza le aveva fatte:

“L’altra sera ho fatto un salto sulla sedia. Ero appena tornato dal Consolato Ucraino, dove tantissimo si sta facendo per accogliere i profughi di guerra, e mi è capitato di ascoltare una buffa teoria a opera del PD, o se non del PD, almeno di un suo esponente istituzionale. Conservo sempre nel mio cuore la speranza che il partito smentisca pubblicamente quanto dirò, ovviamente. In sostanza, il presidente ha affermato che sia impraticabile la proposta di usare le colonie del Comune di Milano per accogliere i bambini Ucraini che, lo ricordiamo, stanno fuggendo da un conflitto sanguinario mosso da un criminale di guerra. Motivo? Ci devono andare i bambini italiani. Perché? Due anni di DaD.

Ora, intendiamoci, non voglio dire che i nostri bambini non debbano avere un’estate serena. Ma, iperboli a parte, non si può davvero credere che due anni di pandemia possano essere paragonati a tre settimane di bombardamenti genocidi. Aver perso gli abbracci dei compagni di classe non è la stessa cosa di aver perso la casa, il papà e buona parte del proprio futuro sotto i missili russi. E, per l’amor del Cielo, le misure di prevenzione del Coronavirus non sono paragonabili al diritto di guerra. Qui qualcuno deve aver preso un po’ troppo sul serio delle metafore giornalistiche.

Ma soprattutto, va bene tutto eh, ma quando arrivavano uomini in età da militare, fisico robusto e volontà ferrea a Lampedusa, ogni cosa andava fatta perché “scappavano dalle guerre”. Ora che DONNE E BAMBINI stanno scappando DAVVERO da una guerra (con padri, figli e mariti a morire nel fango e nelle trincee) cominciamo a fare i difficili. E a dire che i bambini Ucraini si devono mettere in fila e non rovinare il programma vacanze delle colonie. Il tutto con la Boldrini che si astiene sull’invio di armi. Che c’entra? È tutto parte di una visione del mondo.

Una visione che definisce gli ordini di priorità dell’accoglienza sul grado di distruzione del modello occidentale che essa porta. Gli Ucraini, che stanno combattendo e difendendo metro per metro della propria nazione per potersi dire Europei, non sono abbastanza rivoluzionari. Non vanno bene, per citare la Boldrini, come avanguardia di un nuovo modo di vivere. Perché loro qui non ci vogliono vivere: loro vogliono solo un posto MOMENTANEO prima di tornare a casa. Esattamente come i Siriani. E questo, tutto sommato, non fa scattare la molla della solidarietà.

Quindi no, in mezzo alla natura, in un luogo tranquillo, a curarsi dalle cicatrici delle bombe e della fuga non ci potranno venire i bambini Ucraini. Grazie Presidente Mattia Abdu Ismahil, questa lezione di umanità ci voleva proprio”

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