Buongiorno amici calciofili, siamo nell’ultima “ottava” della sinfonia pallonara 2021/22. Mancano infatti 8 giornate (9 per alcune) al tirar delle somme, ma ancora nemmeno l’ombra di quella matematica che in anni precedenti aveva caratterizzato la conclusione del torneo, soprattutto nella parte alta della classifica. Si parte venerdì con due anticipi, Sassuolo-Spezia e Genoa-Torino.
Il Sassuolo di Dionisi continua nella sua maturazione e strapazza lo Spezia per 4-1. A mettere in difficoltà maggiormente gli ospiti sono gli inserimenti di Frattesi che si guadagna un rigore al quarto d’ora. Dal dischetto Berardi non sbaglia e porta avanti i suoi, mentre lo stesso Frattesi si vede negare da Provedel l’immediato raddoppio. Verde ristabilisce la parità al 36’ con un piazzato capolavoro. A inizio ripresa Berardi batte Provedel in uscita su assist di Defrel, poi i liguri reagiscono e chiedono un rigore per un contatto dubbio su Kovalenko. Nel finale Ayhan trova il gol della sicurezza in mischia, prima del definitivo 4-1 segnato da Scamacca su punizione. 100 gol in Serie A per Berardi, apparso in grande forma in ottica nazionale.
Il Genoa rivede la luce, riuscendo a rilanciarsi nella disperata corsa verso la salvezza. Nello scontro col Torino, fa rivedere le stelle ai liguri il primo gol in Serie A di Portanova, tra i simboli di un nuovo corso che ha restituito entusiasmo ai supporters del Grifone. La rete dell’esterno genoano è arrivata al 14′, grazie alla frittata combinata dalla premiata ditta Berisha-Izzo. Poco dopo l’espulsione ingenua (e di fatto inventata dall’arbitro Mariani) di Ostigard sembra poter cambiare la gara a favore degli ospiti, che però non cambiano mai passo e finiscono intrappolati nella rete tessuta da Blessin. L’allenatore tedesco azzecca tutto e conquista così i primi 3 punti dal suo arrivo in Italia dopo 7 pareggi nelle prime 7 uscite. Una vittoria che potrebbe cambiare per il Genoa il finale, quasi già scritto, di una stagione difficilissima. Per il Torino ennesimo esame fallito: il salto di qualità può attendere.
Napoli-Udinese, altri 3 punti per Spalletti, 2-1 al Maradona. Decisiva la doppietta di Osimhen nella ripresa, che ribalta il vantaggio friulano del primo tempo firmato da Deulofeu. Grande prova nel secondo tempo della squadra partenopea, che con l’ingresso di Mertens ha cambiato una partita che l’Udinese aveva ben preparato. Un altro successo dopo quello di Verona, contro un’avversaria ostica e insidiosa. Le note negative sono rappresentate solo dai gialli di Rhamani e dello stesso Osimhen (entrambi diffidati) e dall’infortunio a Di Lorenzo, che preoccupa sia il club campano che il CT Roberto Mancini.
La Fiorentina complica ulteriormente la corsa scudetto dell‘Inter. I nerazzurri non vanno oltre l‘1-1 a San Siro: dopo il nulla di fatto del primo tempo, ad inizio ripresa la difesa tentenna, e si imbambola quanto basta a concedere il guizzo e il vantaggio di Torreira. L’Inter si scuote e va al pareggio immediato in 5’con Dumfries ottimamente imbeccato da Perisic, tutto in avvio di secondo tempo. Per la formazione di Simone Inzaghi è il secondo pareggio consecutivo in campionato dopo quello sul campo del Torino, e l’assenza di Brozovic e DeVrji, anche se indubbiamente pesanti, non bastano a giustificare una prestazione soprattutto atleticamente non all’altezza dei suoi interpreti dei giorni migliori. Barella, Dzeko e Lautaro, Calhanoglu non brillano, sembrano giocare con il freno tirato, e la Fiorentina se la gioca alla pari: ottimo approccio dei toscani, ma nel primo tempo le grandi occasioni ce le hanno i nerazzurri. In avvio di ripresa botta e risposta, poi l’Inter si vede togliere giustamente un rigore inizialmente fischiato per una caduta in area di Lautaro, con l’on field review, e nel finale ha la palla della vittoria, ma la conclusione di Sanchez viene deviata da Biraghi. L’ultima chance è però viola: contropiede di Ikoné, Handanovic dice di no nel recupero. I rimpianti nerazzurri aumentano, perché Napoli vola ancora e il Milan…
…passa anche a Cagliari, con un gol di Bennacer al quarto d’ora della ripresa, e continua la sua corsa in testa alla classifica, ancora con un successo per 1-0. I rossoneri aggrediscono la partita e collezionano 3 nitide palle gol nel primo quarto d’ora. Giroud e Brahim Diaz sprecano due gol davanti a Cragno, Kessié colpisce il palo dalla distanza. I sardi si ricompattano con il passare dei minuti, ma all’ora di gioco arriva l’episodio chiave: Giroud lavora un ottimo pallone per Bennacer che con un magnifico tiro al volo spezza l’equilibrio. Rischia grosso però al 90′ con Pavoletti, fermato solo dalla traversa che spezza l’illusione del pareggio. La squadra di Pioli si mantiene a 3 punti dal Napoli.
In una sfida cruciale per il prosièguo della lotta salvezza, la Sampdoria di Giampaolo stende 0-2 a domicilio il Venezia di Paolo Zanetti. Primo tempo confuso e molto fisico, indirizzato da un clamoroso errore di Maenpaa che al 24′ regala a Caputo la possibilità di insaccare a porta vuota lo 0-1. Un quarto d’ora più tardi la punta doriana colpisce alla stessa maniera, ancora su un errore in fase di impostazione dei lagunari. Nel secondo tempo il Venezia prova a reagire ma sbatte sul muro eretto da Audero e dai due centrali ospiti. Nel finale grande nervosismo tra i padroni di casa, con Henry che rimedia un’evitabile espulsione per proteste all’86’.
In virtù di questo risultato la Sampdoria si allontana dalla zona retrocessione, volando a quota 29, a +7 sul Venezia terzultimo in classifica.
La Juventus conferma la regola degli ultimi anni, il ko in coppa è seguito da una vittoria in Serie A, un 2-0 alla Salernitana che serve a lanciare segnali all’ambiente e ricucire sull’Inter. Il discusso Dybala, tra polemiche della settimana col tecnico e l’ormai famosa questione rinnovo di contratto, è il migliore in campo, uscendo poi tra l’ovazione del pubblico (e l’abbraccio con Allegri); così come Vlahovic, che torna al gol ed evita quel cartellino giallo che gli avrebbe fatto saltare l’Inter. Già, l’Inter… In conferenza stampa Allegri chiedeva una vittoria per arrivare a -3 prima dello scontro diretto dopo la sosta per la Nazionale. Il pareggio dei nerazzurri in versione fantasma contro la Fiorentina, porta però la Juventus addirittura a -1. Insomma, l’obiettivo è raggiunto: dopo l’Italia di Mancini, la Juventus potrà tornare a provare un assalto finale al terzo posto semplicemente impensabile 40 giorni fa, sempre che l’Inter non si ridesti proprio nello scontro diretto.
Match divertente ed equilibrato quello del Castellani, dove l’Empoli riesce a strappare un punto al Verona grazie ad un ottimo primo tempo. Nei primi 45′ gli uomini di Andreazzoli spingono infatti con costanza, trovando il gol che sblocca la sfida al 26′, con Di Francesco. Nella ripresa, gli scaligeri cambiano marcia ed iniziano a schiacciare i toscani, fallendo due rigori con Simeone e trovando il pari al 73′ con Cancellieri. Nel finale altre grandi occasioni per entrambe le squadre, capitate sui piedi di Viti e Barak. In virtù di questo risultato il Verona fallisce il sorpasso al Sassuolo in nona posizione. Passo avanti invece dell’Empoli che aggancia il Bologna in dodicesima posizione a quota 33 punti.
La Roma si “vendica” del derby di andata, rifilando un secco 3-0 alla Lazio al termine di una prestazione straripante. Una stracittadina chiusa nell’arco dei primi 45′; gol-lampo di Abraham al 2′ e rete della doppietta al 22′ su assist di Karsdorp. Quindi, magia di Pellegrini su punizione al 39′. Controsorpasso in classifica dei giallorossi, che balzano a 51 punti al quinto posto. Biancocelesti sesti a 49 punti, superati dai rivali nel derby anche in classifica, e dall’Atalanta di cui segue il commento.
Chiude la giornata il match tra Bologna e Atalanta al Dall’Ara, partita che i bergamaschi di Gasperini riescono a portare a casa solo nel finale, grazie all’esordiente Cissè (19anni) da pochi minuti in campo. Tutt’altro che facile comunque per un’Atalanta un po’ affaticata dal turno vincente di Europa L. , contro un Bologna grintoso, ordinato e spesso pericoloso nelle incursioni in attacco dove Arnautovic è sempre stato una spina nel fianco per i nerazzurri. L’austriaco del Bologna si è reso protagonista di un duello fisico con Demiral, roccioso difensore ex juve che ha vinto impedendogli di andare in gol, ma quanta fatica per contenere l’impeto del centravanti di Mihailovic… L’epilogo della partita all’82’, quando Pasalic, anche lui da poco subentrato in sostituzione di Freuler, serve un goloso invito al giovane esordiente Moustapha Cissè, che controlla e di sinistro infila imparabilmente Skorupski sulla sua destra. Al 94′ nerazzurri nuovamente in gol, ma il raddoppio di Pasalic è annullato per un fuorigioco proprio dell’autore del gol dell’1-0. Punizione comunque troppo severa per i rossoblu, protagonisti di un’ottima prestazione, che avrebbero meritato il pareggio. Ma spesso il calcio ignora meriti e demeriti, premia freddamente chi fa gol e non chi crea più occasioni o gioca alla pari, o meglio, dell’avversario. Quindi è l’Atalanta a incassare 3 punti preziosissimi nella corsa al quarto posto ed Europa L., mentre il Bologna non esce dalla sua serie negativa, con una sola vittoria nelle ultime 10 giornate.
E’ tutto per questa giornata, arrivederci alla ripresa del campionato il 3 Aprile, dopo la sosta per le decisive partite della nazionale in vista della qualificazione al mondiale in Qatar, la prossima estate.
Buon lunedì a tutti i lettori.