Milano sarà una pista ciclabile che si ripete all’infinito e se sei anziano, fragile, portatore di handicap, o semplicemente non sai andare in bicicletta, fatti tuoi. Qualora dovessi trasportare merce o portare il nonno ad una visita privata o semplicemente volessi parcheggiare l’auto vicino a casa, sempre fatti tuoi. Perché a Milano la pista ciclabile e l’obbligo di usarla fa molto in, rappresenta il futuro e, oltre cancellare i parcheggi, cancella anche la terza età, l’accesso al libero movimento e, come si è visto, nonostante voglia rallentare la mobilità, finisce per aumentare gli incidenti.
Per dovere di cronaca e per curiosità Leggo ha ha riassunto la filosofia sottesa all’incremento delle piste ciclabili e l’elenco.
“Solo se si costruiscono nuovi percorsi ciclabili, aumenteranno i ciclisti. Sia che usino la bici ogni tanto, oppure tutti i giorni, come mezzo alternativo all’auto. Così, il “biciplan” Cambio ha come obiettivo di incrementare nuove piste perché «in bicicletta saresti già arrivato», come dice il suo motto. Un maxi piano da 250 milioni di euro per un sistema di itinerari da 750 chilometri che collega, pedalando, Milano all’hinterland e alle altre province.
IN SELLA Una “ragnatela” di percorsi che ricalcano quelli già esistenti (come lungo il Villoresi e il Naviglio) oppure saranno ex novo. A giugno apre la prima tratta (2,5 milioni d’investimento), che unisce l’Idroscalo a Segrate. Corre lungo la Rivoltana e permette alle famiglie di pedalare fini all’oasi alle porte della città, finora raggiungibile solo con l’auto. Entro agosto si crea la rete delle greenways, che sono le “autostrade” delle bici: la G1 e la G2, intervenendo sulle ciclabili Gessate-Vaprio (a 20 chilometri da Bergamo) e Trezzo-Vaprio. Poi, è la volta del tragitto da Pozzo d’Adda a Inzago.
24 ITINERARI La Città Metropolitana punta sul Pnrr e ha chiesto 50 milioni per le prime 5 piste radiali delle 24 previste. Le priorità? La linea 2, da viale Sarca a Cinisello Balsamo, puntando a Monza; la linea 5 Adda-Martesana, da Lambrate alla stazione di Cassano; la linea 7, da Ponte Lambro a Paullo e, successivamente, verso il lodigiano e il cremasco.
CANTIERI 2023 La linea 12 che attraversa Cesano Boscone, Cisliano, Albairate fino Abbiategrasso; la linea 15 con itinerari già presenti intorno a Rho-Fiera.
FUTURISTICHE Le super-ciclabili di Cambio «saranno dotate di fibra ottica, di illuminazione a basso impatto (di notte si illuminano al passaggio dei ciclisti e di giorno si ricaricano) e saranno puntellate di display per dare informazioni come le autostrade», dicono dalla Città Metropolitana. «Un progetto unico in Italia che mette in stretto collegamento 133 Comuni, riducendo emissioni e traffico, oltre a garantire più sicurezza stradale, perché i ciclisti avranno i loro spazi», ha commentato la consigliera delegata alla Mobilità, Beatrice Uguccioni.”
Anna Ferrari
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Putroppo a causa della futura era di povertà diffusa saremo per forza costetti alla bicicletta.
La PAZZIA verde totale. A 79 anni, disabile per BPCO severa, stento a fare 100 metri a piedi, figuriamoci in bici.
Maledetta sia questa giunta dittatoriale che ci vuole tutti ciclisti, anche chi non può.
la prima parte dell’articolo mi è parsa molto ignorante. rendere la città ciclabile darà più autonomia ai disabili e gli anziani, e non solo. i disabili hanno biciclette speciali e gli anziani non sempre possono guidare. poi pensate a tutti i ragazzini e bambini che potranno spostarsi in maniera indipendente, senza dover avere un genitore che fa da navetta. l’avvento delle biciclette a pedalata assistita dà una libertà di movimento che è criminale negare a chi ne ha più bisogno. informatevi prima di scrivere articoli infiammatori tanto per fare click.