La Scala raccoglie più di € 380.000 a favore delle vittime della guerra in Ucraina

Cultura e spettacolo

Con il Concerto per la pace di ieri sera il Teatro destinerà € 382.000 ai profughi ucraini attraverso #milanoaiutaucraina e la Croce Rossa Italiana. Lo Stabat Mater di Rossini eseguito da Orchestra e Coro del Teatro diretti da  Riccardo Chailly con i solisti Rosa Feola, Veronica Simeoni, Juan Diego Flórez e Alex Esposito.  

Alle ore 17.45 i proventi di biglietteria del Concerto per la pace del Teatro alla Scala ammontano a 263.006 euro a cui si aggiungono 119.687 euro di donazioni per un totale di 382.693 euro che verranno versati a #milanoaiutaucraina e alla Croce Rossa Italiana. Un risultato reso possibile dalla straordinaria affluenza, prossima al tutto esaurito, e della generosità dei molti che hanno voluto aggiungere una donazione e delle aziende che hanno acquistato biglietti al prezzo speciale di € 500. Un successo per i lavoratori della Scala che hanno fortemente voluto. Lo Stabat Mater di Rossini con il Direttore Musicale sul podio e quattro tra le voci più prestigiose in questo repertorio: Rosa Feola, Veronica Simeoni, Juan Diego Flórez e Alex Esposito insieme all’Orchestra e al Coro del Teatro diretto da Alberto Malazzi. Tutti hanno rinunciato al loro compenso. Il Concerto è stato trasmesso in diretta streaming sui canali Facebook e YouTube del Teatro. In sala, insieme al Sindaco di Milano Giuseppe Sala e al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, alcune ospiti speciali accolti nel Palco Centrale: Polina, Aleksa, Daria, Olha, Katerina, Sofia, Mia. Sono piccole danzatrici ucraine fuggite dalla guerra con le loro famiglie che l’Accademia Teatro alla Scala non solo ha accolto nella propria Scuola di Ballo, ma alle quali ha dato un sostanziale supporto per l’inserimento nella scuola primaria e per trovare un alloggio, oltre ad occuparsi del loro sostentamento. Si tratta di bambine fra gli 8 (quindi inserite nei corsi di propedeutica alla danza dell’Accademia, riservati a bambini fra i 6 e i 10 anni) e i 14 anni (inserite nei Corsi per ballerini professionisti = la storica Scuola di Ballo scaligera, riservati a ragazzi fra gli 11 e i 18 anni) che provengono dalle accademie di danza di Kiev, Karkhiv ed altre, giunte a Milano dopo aver affrontato un viaggio lungo e pericoloso.  

La prima mail di richiesta di aiuto è arrivata il 5 marzo e l’Accademia si è subito mobilitata. Ne sono seguite altre 20 e ancora ne stanno arrivando. L’Accademia si è adoperata internamente e attraverso i propri mecenati, istituendo un conto corrente per aiutare in modo concreto persone giunte a Milano con ben pochi averi. Sono stati trovati gli alloggi, grazie al contributo fondamentale della Comunità di Sant’Egidio e dell’Associazione di Comunità Spazio ApertoSono state espletate le varie incombenze burocratiche e le bimbe sono state inserite nelle scuole statali e in Scuola di Ballo. Sostanziale l’aiuto di una delle docenti della Scuola di Ballo, di origine russa, che non solo ha svolto l’indispensabile lavoro di interprete che ha permesso la comprensione delle varie esigenze, ma si è adoperata affinché si potessero rapidamente predisporre lezioni di lingua italiana per le famiglie. Anche in orchestra siede un’ospite speciale: è la violinista Kateryna Poteriaieva, fuggita da Leopoli dove suonava nell’orchestra del locale Teatro, e accolta in Italia con la giovane figlia.  Il Fondo #milanoaiutaucraina, istituito dalla Fondazione di Comunità su impulso del Comune di Milano, è finalizzato al sostegno di progetti di aiuto e accoglienza della popolazione ucraina promossi da organizzazioni pubbliche e del privato sociale presenti nel territorio di riferimento della Fondazione. Il Fondo potrà inoltre sostenere iniziative di utilità sociale volte a mitigare le conseguenze sociali della guerra in Ucraina sul territorio milanese.   

www.fondazionecomunitamilano.org

https://www.fondazionecomunitamilano.org/fondi/fondo-milanoaiutaucraina/

La Croce Rossa Italiana ha avviato una raccolta fondi per finanziare le attività a supporto della popolazione civile colpita dal conflitto e la gestione degli sfollati presenti in Ucraina e quelli che stanno cercando riparo nei Paesi vicini. Fondi necessari per rispondere sia ai bisogni umanitari di chi è rimasto in Ucraina sia dei profughi che cercano asilo oltre confine. 

https://cri.it/emergenzaucraina/  

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