La protesta di ieri dei genitori degli studenti della scuola di via Vivaio, coglie nel segno, evidenzia, dopo le promesse della campagna elettorale, l’autarchica decisione di spostare la scuola senza avere in alcun modo ascoltato gli interessati. “Non siamo pacchi. Siamo vivaio” è lo slogan scritto sui cartelli di genitori e alunni della scuola dei ciechi di via Vivaio che ieri hanno organizzato un flashmob davanti a Palazzo Marino per protestare contro lo spostamento dell’Istituto dei Ciechi, in occasione della discussione che si terrà oggi in aula consiliare. Nel corso dell’incontro l’assessore all’Educazione e vice sindaco Anna Scavuzzo relazionerà in merito alla questione della nuova sede dell’istituto. “Solidarietà e vicinanza agli studenti della scuola media Vivaio, un’eccellenza milanese, nata nel 1964 come scuola legata all’Istituto dei ciechi. Negli anni si è aperta anche ai ragazzi non portatori di disabilità, diventando un concreto modello di inclusione e coesione. Una realtà preziosa da difendere e valorizzare che in questi giorni sta vivendo una difficile situazione a causa di un trasferimento voluto dal Comune di Milano con una modalità chiusa all’ascolto, in una nuova sede non idonea alla realizzazione del progetto educativo. Dove sono finite le belle parole espresse in campagna elettorale da chi oggi rappresenta la Giunta Sala bis?”, hanno commentato Chiara Valcepina e Francesco Rocca, consiglieri comunali di Fratelli d’Italia.
Scuola via Vivaio, flashmob in piazza Scala: “Non siamo pacchi”
26 anni, dopo la laurea in Legge e un Master in Comunicazione Politica, si è specializzato in storia.
Vive tra Roma, Gallarate, Milano (ma il suo cuore rimane a Taormina)
Affascinato sin da adolescente dalle storie raccontate da suo conterraneo Pietrangelo Buttafuoco, scrive di politica, economia ed esteri, con un’attenzione particolare alla situazione israeliana.