Alla fine di un lungo periodo di polemiche che, come sempre, non serviranno a nulla di concreto (Sala è notoriamente immune alle critiche) una riflessione sull’incredibile vicenda dei brick con l’acqua di rubinetto. La cosa è stata vista e criticata sotto molti punti di vista, ma uno è particolarmente interessante e ce lo espone Franco Vassallo, già consigliere del municipio 7:
“MM è, per molti aspetti, lo specchio della città. O almeno lo è stata negli ultimi 11 anni. Qualsiasi cosa debba succedere è mediata, annunciata o vede comunque coinvolta questa partecipata. A ben pensarci è un po’ come Servillo per Sorrentino, un feticcio dei sindaci di sinistra. A differenza di Servillo, però, la flessibilità richiesta per questo ruolo è davvero troppo sperare di trovarla abbondante e a buon mercato in una società che una cosa faceva decentemente: scavava buchi per terra.
Non è una capitis diminutio, scavare tunnel per la metropolitana non è una cosa da tutti e non è semplice. Vedasi Roma come riferimento. E avere una grande eccellenza in quel settore è stata la fortuna della nostra rete dei trasporti. Il problema è sorto dopo, quando si è deciso che poteva gestire anche l’acquedotto, le case e persino gli stand all’Expo di Dubai. Il tutto passando da eventi estemporanei, come la cena in Galleria. Questo ha portato ad un evidente problema. Il gioiello di efficienza si è gonfiato a dismisura, perdendo precisamente quello che la rendeva unica. Volete un esempio lampante?
Se chiamate MM casa vi risponde un centralino. A Venezia. Che delle case popolari di Milano, anni dopo l’assegnazione, continua a non saperne nulla. E fornisce un numero di pratica. Con cui non si può nemmeno giocare al Lotto, tanto non vince mai. E di certo quel numero là non vede alcuna reale applicazione nella vita degli inquilini. Sono il primo ad incoraggiare chi chiama a farselo dare e a usarlo nelle segnalazioni. Non ho mai notato alcun miglioramento nella situazione, né l’hanno notato gli inquilini. E allora a che serve? Serve a mettere un paravento che schermi i dipendenti dalla rabbia degli inquilini.
Inquilini che vedono ascensori fermi e infiltrazioni che corrono, scale male illuminate e corrente rubata, residui di incendi e di spazzatura. Ma vedono anche che nessuno interviene. Da mesi è tutto fermo, le segnalazioni non servono, gli articoli nemmeno. I numeri di pratica ovviamente sono altrettanto utili. In tutto questo, capite bene che vedere il Sindaco fare la cosa più inutile del mondo, cioè imbottigliare l’acqua di rubinetto può essere letto come una presa in giro. Non dico lo sia, sia chiaro. Però il sospetto talvolta è molto, molto forte”.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,